Girone A

Civitavecchia, adesso o (forse) mai più: arriva un Anzio che vuole il colpo del ko

Gabriele Tossio

L’inferno dantesco attende l’Anzio. La capolista, dopo una mazzata giunta a conclusione di un ciclo straripante di 29 punti raccolti in 11 gare consecutive sbarca a Civitavecchia; un approdo tutt’altro che sicuro. Per riprendere il percorso, che il sontuoso Centro Sportivo Primavera ha interrotto, la compagine di Guida dovrà immergersi in un’ambiente che, si preannuncia, a dir poco rovente. La settimana vissuta dal Civitavecchia è stata letteralmente travolta dalle emozioni. Alessio Bifini è sceso dalla triremi madre nero azzurra, ha salutato la città e la sua ormai ex squadra, con parole colme d’amore. Nel frattempo, invocato dalla folla, Paolo Caputo, navarca storico, ha preso il comando di una flotta stordita dai recenti eventi; a lui è stato affidato il compito più arduo: ricompattare, ma anche vincere. Vecchia che non assapora l’aroma dolce dei tre punti dal giorno delle "pastorelle" (1 a 0 alla Favl Cimini griffato Ferrari): un’infinità. Anzio che non perde in trasferta addirittura dal 18 Settembre; Centro Sportivo Primavera-Anzio 3-0 (doppietta di Antonio Montella e rete di Carlino): abbiamo così ben individuato i connotati della loro bestia nera. Civitavecchia-Anzio, sfida di "porto", è la partita che può indirizzare le sorti del girone A di Eccellenza per quanto è, di pertinenza, a chi ambisce alla vetta. I nero azzurri hanno, anzi avranno, un vantaggio emotivo non indifferente. La strategia di poter attirare nelle proprie acque estremamente affollate e vetuste un "nemico" insicuro ora, che ha testimoniato sì, la propria forza in maniera inequivocabile, ma è anche caduto sul più bello: ciò potrebbe, inevitabilmente, avere delle conseguenze, a livello psicologico. Di contro, la flotta greca, pardon nero azzurra, dovrà gestire delle pressioni molto importanti durante la partita. Il Civitavecchia infatti non può perdere: pena la rinuncia alla D, diretta, già a Febbraio; visti gli investimenti fatti durante questi setti mesi, sarebbe ciò un colpo durissimo da metabolizzare poi. Paolo Caputo e i suoi ragazzi possono però anche rilanciare prepotentemente la propria candidatura alla massima serie dilettantistica nazionale, naturalmente vincendo. 
Se Caputo emulerà Temistocle e se, Civitavecchia-Anzio sarà la proverbiale "battaglia Salamina" solo il campo ce lo dirà. Mario Guida in tal caso non vorrebbe essere il Gran Re Serse anche se di fatto ora lo è; comanda lui, per questo anche se scenderà agli inferi non avrà bisogno sulla carta, vista la lunga esperienza calcistica, di un Virgilio...

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