l'intervista

Manuel Vittorini, parola di bomber "Darò tutto me stesso per il Civitavecchia"

Gabriele Tossio

23esimo centro stagionale per Manuel Vittorini e nuovamente punti in tasca, stavolta corposi (3), per il Civitavecchia. La compagine nerazzurra ha sconfitto un coriaceo Fiano Romano e, come lasciato intendere, lo ha fatto attraverso una giocata del suo attaccante migliore; calcio di rigore procurato e diligentemente trasformato. "Era dal 23 dicembre -racconta Vittorini- che non ottenevamo 3 punti in un colpo solo; portare a casa questa partita è stato complicato anche per questo motivo. C’era sostanzialmente una pressione psicologica particolare che, siamo stati bravi tutti quanti a gestire in maniera positiva". Match col Fiano Romano, sbloccato grazie ad un penalty al 22'. "A dirla tutta credo proprio ci fosse anche un altro sacrosanto rigore nei miei confronti. Il direttore di gara non la decretato ed è veramente un peccato perché, molto probabilmente, ci saremmo evitati qualche lecita, a quel punto, sofferenza di troppo, patita nel finale" Vittorini non è uno che cerca i rigori. Lui, è un attaccante talmente bravo e devastante negli ultimi venti metri che, in Eccellenza, diventa incontenibile per chiunque. "Io cerco sempre di fare il mio gioco. Se non mi fermano calcio in porta e molto probabilmente faccio gol. Non ho convenienza nel fare altri tipi di ragionamenti quando sono in campo". Con Paolo Caputo 5 punti (2 negli scontri diretti) in tre gare per il Civitavecchia. "Al mister piace che noi giochiamo la palla il più possibile. Mi affascina il suo modo di vedere il calcio. Col Fiano Romano, eravamo più strutturati per sviluppare un gioco di possesso e credo che, se avessimo chiuso con due gol di vantaggio il primo tempo, non avremmo rubato assolutamente nulla: abbiamo creato tanto e colpito due legni nella prima frazione di gioco". Rammarichi? "Penso a due gare in particolare; Indomita Pomezia e Cerveteri: con 5 punti in più saremmo ad un tiro di schioppo dall’Anzio che, per me da noi, ha fatto davvero poco per portare a casa quell’unico punto che ha racimolato nelle ultime tre gare". La volata per il secondo posto è iniziata in pompa magna per Boreale, Primavera e Civitavecchia, meno, decisamente per la W3. "Restano tanti punti in palio. Anche la capolista, pur staccata, sta vivendo una fase di impasse. Certezze nel medio lungo termine non ci sono. Bisogna pensare ad una tappa per volta" La prossima per la Vecchia, si chiama Campus Eur. "Giocheremo di nuovo in casa. Bisogna vincere e poi verificare con curiosità la classifica. Ci attende un’altra gara difficilissima. Il Campus ha qualità in ogni reparto ed una classifica, sicuramente un po’ bugiarda". Vittorini stoico, ieri è sceso in campo e ha deciso la contesa, pur con uno stato influenzale a livello intestinale addosso, convivendo contestualmente con i postumi della famigerata, ormai, fascite plantare. "Ho stretto parecchio i denti è vero. Ho praticamente chiesto la sostituzione, ero decisamente disidratato, non mangiavo da ore, avevo assunto solo liquidi necessari per disputare la partita. La sera non ho praticamente cenato. Oggi va un po’ meglio. Per quanto concerne la fascite, ci convivo abbastanza bene. La mia priorità, ora, è dare tutto me stesso per la maglia nerazzurra. Credo ancora che possiamo ritagliarci il nostro spazio di gloria, nonostante tutto". Guerriero mai domo dunque Manuel Vittorini. Una garanzia sempre anche quando mostra segni di sensibilità fisica tipica degli umani, lui c’è, e determina lo stato delle cose, come il suo DNA impone.

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