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l'intervista

Vento e l'annata del Sora: "Villalba decisiva, a Gaeta da brividi. Ora vinciamole tutte"

L'estremo difensore bianconero riassume le emozioni della stagione dei record 

15 Marzo 2023

Vento

Il portiere bianconero, Emanuele Vento (Foto ©Cinelli)

Domenica dopo domenica sta diventando sempre di più un'annata strepitosa. Dieci giorni fa la conquista matematica della Serie D con nove turni d'anticipo, domenica scorsa la venticinquesima vittoria consecitiva ed il record assoluto sul suolo italiano in Eccellenza. Il Sora 2022-23 ha scritto una pagina indimenticabile del calcio dilettantistico e le ambizioni degli insaziabili bianconeri non sono certamente finite qui. I numeri raccolti dalla compagine di Alessio Ciardi ridicolizzano quasi tutte le altre squadre. Tra questi c'è ovviamente anche la miglior difesa del campionato con 16 reti subite in 26 partite. Dietro a capitan Costantini e all'intero reparto c'è Emanuele Vento, portiere classe 2003 al secondo campionato vinto consecutivamente dopo quello con la Tivoli. Parola al giovane numero uno.

Un'annata strepitosa sotto tutti i punti di vista. Come la stai vivendo?

"Finora è stata una stagione perfetta. Abbiamo fatto una grande cavalcata partita dalla seconda giornata fino a domenica scorsa, in cui è stato scritto questo nuovo record di 25 vittorie consecutive che per noi è sicuramente motivo di grande orgoglio. Il tutto è stato possibile perché sin da subito c'è stata una grande unità di intenti che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. Abbiamo la fortuna di trovarci in un ambiente come Sora, che ogni settimana ci sprona a dare sempre di più. Quando giochi davanti ad un pubblico del genere è davvero stimolante, soprattutto in queste categorie in cui se ne vedono ben pochi. Da parte mia mi aspettavo una stagione così. Ho svolto tutta la preparazione a Tivoli ma avevo seguito il mercato del Sora. Vedendo i nomi che erano stati presi, e una volta arrivata la loro chiamata, è stata una grande fortuna poter venire qui. A settembre non è mai semplice trovare squadra, tanto più in una rosa come quella del Sora. Perciò non ci ho pesanto due volte ad accettare".

Qual è stata la gara che vi ha fatto capire di poter arrivare fino a qui?

"Villalba all'andata è stata decisiva, da lì ho capito che avremmo potuto fare la differenza vincendo all'ultimo su campo difficilissimo.

Il momento più emozionante lo immaginiamo...

"Ovviamente a Gaeta, con una cornice di pubblico da brividi che ci ha fatto sentire a casa. Appena usciti dal tunnel ci siamo trovati di fronte una muraglia che ci ha lsciato tutti a bocca aperta".

Il tutto iniziato paradossalmente dopo la prima sconfitta ad Itri.

"Dopo quella partita mi ricordo benissimo le parole di capitan Costantini. Ci disse che dopo quella sconfitta avremmo dovuto vincere le restanti 33 gare. Per ora siamo a 25 e quello resta senza dubbio un obiettivo".

E poi c'è il record di punti della Lupa Castelli Romani di 90.

"Anche questo è un record che vogliamo battere. E' l'ennesimo obiettivo che ci siamo prefissati per restare ancor più impressi nella storia del calcio laziale".

Tu che obiettivo ti sei dato?

"Ne uno per ogni partita, ovviamente di non subire gol e di aiutare la squadra a vincere. Per il futuro, si spera sempre di poter arrivare nel calcio che conta. Ci proverò fino alla fine, vedremo con il tempo cosa succederà". 

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