Audace, Romano e l'esordio in Eccellenza "Un premio per me e per Renato Cera"

E’ stata una domenica super per l’Audace che torna al successo in campionato e conquista un ottimo piazzamento in vista dei play out o anche della salvezza diretta e festeggia l’ennesimo esordio di un giovanissimo in prima squadra: l’estremo difensore Tiziano Romano. Il 17enne infatti è subentrato nei minuti finali a Bernardini, coronando un sogno e soprattutto una stagione importante che lo ha visto protagonista tra i pali della Juniores U19 Elite, giunta a un soffio dal piazzamento play off. Abbiamo scambiato con lui e con il suo preparatore Renato Cera, da sempre un suo grande estimatore, ma soprattutto uno dei più bravi e stimati nel suo lavoro.

Tiziano, l’esordio in prima squadra è sempre un sogno per un giovane, te ci sei riuscito a diciassette anni da portiere, segno evidente delle tue grandi e indiscutibili qualità: che emozioni hai provato domenica? "E’ stata un’emozione grande. Con Andrea Bernardini c’è un grandissimo rapporto, quando si è fatto soccorrere per il fastidio che ha sentito, mi ha subito lanciato uno sguardo di intesa, come mi annunciasse che era la mia ora. In effetti il mister mi ha mandato subito a scaldare e dopo qualche minuto sono entrato".

Di solito in questi momenti si fa una dedica: a chi senti di farla? "Sicuramente metto il mio preparatore Renato Cera in prima fila, lui ha sempre creduto in me e abbiamo un rapporto stupendo. Poi la mia famiglia che mi è stata sempre vicino, specie dopo gli ultimi anni difficili. Ovviamente non posso non ringraziare la società che mi fortemente voluto e non mi ha fatto mai mancare il giusto supporto, a cominciare da direttore Liguori".

Cos’è per te quest’esordio in Eccellenza a soli 17 anni? "E’ un premio al mio lavoro e a quello del mio preparatore e un punto di partenza per la mia carriera. Io credo di essere un ragazzo fortunato ad aver avuto questa chance di stare con i grandi, allenarmi con loro e vivere una stagione in un torneo importante. Per il futuro? Sono un ragazzo ambizioso e spero di poter avere la possibilità anche di giocare in campionati superiori, senza nulla togliere all’Eccellenza"

Tiziano, questo esordio arriva al culmine di una stagione importante in cui, con l’U19, hai sfiorato i play off "Abbiamo fatto una stagione stratosferica sfiorando un traguardo storico per l’Audace che condivido con tutti i compagni con cui abbiamo creato un gruppo di amici. Non so se è più il dispiacere o la gioia, sono convinto che avremo occasione di rifarci".

Come detto, il suo esordio è anche un grande risultato per tutta l’Audace e, in primis, per il suo preparatore Renato Cera che non nasconde la sua soddisfazione. "Tiziano ha svolto un grande lavoro ed è cresciuto molto come tutto il gruppo portieri che ho seguito in questa stagione e per questo ha meritato questa soddisfazione. E’ un bravissimo ragazzo, oltre che un bravo atleta, si allena bene, con impegno e professionalità e soprattutto non si lascia andare a distrazioni che alla sua età potrebbero essere più di una distrazione per la sua carriera"

Renato, lavorare con i giovani non è facile: tu che hai grande esperienza e hai allenato i più forti ad ogni livello, qual è la ricetta migliore? "E’ una bella domanda. A mio parere ogni ragazzo ha bisogno di creare un rapporto di fiducia con il suo allenatore. E’ importante analizzare bene l’atleta e creare un programma di lavoro personalizzato che miri a migliorarlo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Il ruolo di portiere richiede che i due livelli di performance siano sempre al massimo e le nuove regole richiedono sempre più abilità. Io mi ritengo un preparatore molto meticoloso, che pretende molto dai suoi atleti, ma cerco sempre di star loro vicino e di ascoltarli. L’allenamento è fondamentale, deve essere stimolante per i ragazzi: se lavorano bene e si prendono cura del loro corpo anche dal punto di vista dell’alimentazione, si vedono miglioramenti e si guadagna fiducia e questo è fondamentale non solo per i giovani, ma anche per i più esperti".