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Civitavecchia, confermato il cambio. Ecco i nomi per il post Caputo

Gabriele Tossio

Si erano di nuovo presi per mano il Civitavecchia e Paolo Caputo. "Nemo propheta in patria", nemmeno Caputo, come era successo con la Civitavecchiese e con la CPC, cugine strette di un Civitavecchia dipinto di nero azzurro che il tecnico avrà comunque per sempre nel sangue. Il recente e freschissimo percorso, a casa, da parte dell'ormai ex tecnico dei tirrenici, ha portato ad un platonico podio, positivo, visto lo stato di salute fisica e mentale in cui versava la Vecchia, nel momento del suo avvento e di quello del suo fidato ed estremamente valido collaboratore: Claudio Belli. E, adesso, è caccia al sostituto. In pole position Stefano Manelli, tecnico giovanissimo, molto stimato dalla proprietà nero azzurra. In uscita dalla W3 Maccarese con cui si è reso protagonista di un percorso pluriennale da libro cuore, Manelli piace, perché ha un'idea di calcio innovativa, protesa verso il futuro. Ragionando su questo filone, può rientrare in gioco anche Emiliano Cafarelli. L'attuale mister della Romulea ha dimostrato di saper lavorare in maniera egregia coi giovani proiettandoli verso obiettivi magari impensabili, ed il Civitavecchia, è un club che vuole vincere subito ma che, ha anche a cuore, parecchio, i suoi attuali "giovani" e quelli che stanno sbocciando.

Due nomi pesanti e tanto, sono sul tavolo del presidente Patrizio Presutti: Raffaele Scudieri e Marco Scorsini.

Scudieri non ha bisogno di presentazioni. Ha stravinto l'Eccllenza, allo Sporting Fiumicino, prima di spiccare il volo verso la serie D, dove col Latina ha stupito, meno ad Albano Laziale. Di recente l'esperienza all'Unipomezia travagliata sì, ma Scudieri resta un profilo di alto livello. Così come Marco Scorsini che, al primo anno in serie D, in un girone d'acciaio, ha centrato l'obiettivo richiesto, senza troppi affanni. Tutti potranno probabilmente contare, salvo clamorosi colpi di scena, sui goal di Manuel Vittorini; a quanto pare patron Presutti, saggiamente, lo ha blindato e ha fatto bene poiché su di lui c'era già mezzo Lazio.

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