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L'intervista

Proietti Gaffi: "Vogliamo più tutele. Il merito? Conta fino ad un certo punto..."

L'estremo difensore analizza il mancato approdo a Ladispoli, il tema Under, con un accenno sul futuro per il quale si dice comunque speranzoso

14 Luglio 2023

Proietti Gaffi

Francesco Proietti Gaffi (foto ©Alessio De Luca)

Negli ultimi giorni sta tenendo banco il caso Academy Ladispoli. Dopo lo scossone societario, diversi giocatori nuovi e alcuni che erano già in rosa hanno deciso di non firmare per il club rossoblù, che comunque ha trovato adesso in Lillo Puccica la figura dalla quale poter ripartire e costruire il futuro. Tra i calciatori che avrebbero dovuto vestire la ma maglia dei tirrenici c'è anche Francesco Proietti Gaffi che, tra l'altro, rientra nel giro di quei portieri che al momento è ancora senza squadra accusando anche lui la regola degli Under. Di tutto questo ne abbiamo parlato approfonditamente. 

A Ladispoli sembrava poter nascere un grande progetto. Cosa è successo?

"Il dispiacere è grande, avevamo raggiunto un ottimo accordo con la società, non solo io ma anche altri miei colleghi. C'erano tutti i presupposti per vivere una stagione da assoluti protagonisti. Purtroppo poi sono successe delle vicende societarie che non sta a noi giudicare ma che purtroppo più passa il tempo e più sono all'ordine del giorno. Questo a noi giocatori fa male, ci impegniamo tutti i giorni e lo prendiamo come un vero e proprio lavoro, e quando viene a mancare la serietà di qualcuno i primi a rimetterci siamo noi e non è giusto. Vorremmo più tutele, questo è un discorso che andrebbe approfondito anche in Federazione ma purtroppo queste sono categorie un pò più a rischio. Secondo me bisognerebbe trattare l'Eccellenza come la Serie D, una volta che prendi un accordo un minimo di tutela comunque c'è. Ci tengo molto a ringraziare il direttore Angelocore che si è prostrato molto per questa causa, percepisco la stima nei miei confronti e per questo lo ringrazio". 

Adesso sei perciò nuovamente sul mercato.

"Sono in attesa che qualcuno si ricordi di me (ride ndr). Comunque lo scorso anno ho giocato 34 partite su 34 non saltando neanche un minuto. Credo di essere stato uno dei protagonisti più importanti del campionato dell'Aurelianticaurelio. Ciò dimostra che in queste categorie conta fino ad un certo punto fare bene e giocare tanto, ci sono molte altre sfaccettature che vanno oltre il calcio e che tolgono tanto a questo sport".

In più, soprattutto per voi portieri è sempre più difficile accordarsi con un certo anticipo...

"Non è la prima volta che ne parlo e se ne parla. A noi portieri la regola degli Under toglie tanto. Portieri come ad esempio me, Lorenzo Zonfrilli, Matteo Santi e tanti altri meriteremmo, per i trascorsi avuti, piazze importanti e di giocare almeno in Serie D. Ma ancor più dell'Eccellenza in D tra i pali c'è praticamente sempre l'Under. Il che non significa che non debbano giocare anzi, l'anno scorso alla Boreale Salvati, classe 2005, mi ha impressionato sia all'andata che al ritorno. Penso che se un portiere abbia qualità, così come un giocatore di movimento, è giusto che giochi. E' sicuramente un ruolo con grandi responsabilità e dove ci vuole un pizzico di malizia in più, ma se hai un portiere valido è giusto che scenda in campo. Ma non per forza perché sia Under".

Dopo la recente delusione cosa ti aspetti?

"Ovvio che ad ogni giocatore piacerebbe stare in un contesto dove si punta a vincere, ma arrivato a questa età dico che preferirei una realtà vera, solida, dove le promesse vengono mantenute. Ad un certo punto della carriera fai affidamento anche e in buona parte alle promesse delle società, perciò servono realtà vere e che siano serie. Quello sarebbe un grandissimo passo avanti. Ogni anno l'Eccellenza ci dimostra che non sempre squadre attrezzate arrivano a fare campionati di vertice, basti pensare alla Boreale la scorsa stagione che ai nastri di partenza non era partita per un campionato di vertice. Da parte mia sono comunque abbastanza tranquillo, anche gli scorsi anni sono arrivato a metà agosto, settembre, ricevendo chiamate anche fuori regione chiedendomi se avevo firmato da qualche parte perché un'X società era partita con l'idea di portieri Under ma poi aveva capito che non poteva fare affidamento su di loro. Perciò si riapre sempre il mercato durante la preparazione. Chiaramente dispiace stare in balia di ciò che può accadere in futuro ma ci sta, è il calcio. L'importante è mantenersi allenato e mantenere il focus su ciò che si vuole. Poi le cose comunque arrivano". 

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