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Alla scoperta del Terni, il progetto umbro che pesca (anche) nella Capitale

In pochi anni la realtà rossoverde ha scalato le gerarchie ed ora punta alla Serie D

20 Luglio 2023

Alla scoperta del Terni, il progetto umbro che pesca (anche) nella Capitale

Terni, lo staff dirigenziale dopo la vittoria della Coppa

Un club ambizioso, che ha tra gli obiettivi quello di diventare un trampolino di lancio per i giovani talenti. Non siamo a Roma, ma a Terni. Non parliamo della Ternana, che in questi ultimi anni ci ha abituati a tantissimi affari con i club laziali, ma del Terni Football Club, giovane società umbra che in cinque anni di attività ha già raggiunto l'Eccellenza con la prima squadra e messo in bacheca un titolo regionale con la Juniores. Un'idea nata da Antonio Cardona – il patron con la società rossoverde ha un lungo trascorso da calciatore professionista – che ha coinvolto alcuni suoi ex compagni di squadra in questa avventura, tra cui il ds Romeo Papini, che in Umbria ha mosso i suoi primi passi prima di fare le fortune di Lecce, Spezia, Pescara e Carpi tra le altre. Il nuovo investimento è un vero e proprio convitto pronto ad accogliere alcuni talenti romani e laziali, non utilizzando lo specchio del professionismo come specchietto per le allodole, con la programmazione sportiva che per adesso prevede il raggiungimento della Serie D entro due stagioni, ma attraverso un percorso che negli ultimi anni sembra aver cambiato le regole del gioco: "Abbiamo notato che i ragazzi che esordiscono con le prime squadre dilettantistiche a 16, 17 anni, sono sempre più attenzionati dai club di A e B – spiega Papini – l'idea del convitto nasce proprio da questo: l'Umbria ha un bacino limitato, così per realizzare quello che abbiamo in mente abbiamo deciso di aprire ai tesserati di altre regioni". Un passo ulteriore per diventare una vetrina importante per chi sogna piazze importanti: "Abbiamo iniziato cinque anni fa – racconta il direttore sportivo – Il presidente ha rilevato la Terni Est, ha investito su due centri sportivi e oggi, da 50, 60 ragazzi che erano tesserati, abbiamo raggiunto il 450 calciatori tra settore giovanile e scuola calcio. La prima squadra quest'anno ha centrato il double campionato – coppa e stiamo lavorando per raggiungere la Serie D. L'idea è diventare un trampolino di lancio per i talenti offrendo un persorso alternativo, quello dell'esordio in Interregionale da giovanissimi, che negli ultimi anni sta funzionando sempre di più". Il tutto grazie ad un'organizzazione capillare, dove nulla è lasciato al caso: "La società conta 25 allenatori e oltre 20 collaboratori nei vari settori. In più ci sono almeno quattro persone, tra cui il sottoscritto, che lavorano ventiquattro ore su ventiquattro per migliorare ulteriormente il club. Siamo quasi tutti ex calciatori – spiega Papini – Abbiamo deciso di mettere la nostra professionalità al servizio dei giovani. Da questa stagione, poi, c'è la novità del convitto che ad oggi vanta cinque, sei posti, in attesa di essere allargato nelle prossime". E le caselle sono state subito occupate, grazie anche al lavoro di Francesco Iaccarino, lo scorso anno al Tor di Quinto. Proprio dal club rossoblù arriveranno Rositano, Ceccarelli e Pescicani, oltre ai 2007 Coletta e Terzi, che già vantano un passato tra i prof: "Sono i primi tasselli del nostro nuovo orizzonte – conclude Papini – Vogliamo dare un'opportunità ai giovani talentuosi di mettersi in mostra in Serie D per poi spiccare il grande salto. Siamo sicuri di aver intrapreso il giusto percorso, grazie anche agli investimenti del patron. Con la giusta programmazione e organizzazione possiamo aiutare questi giovani a realizzare i propri sogni"

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