L'intervista

Giovanni Giordano a caccia di una maglia "Grazie Villalba, attendo un' occasione"

Terminata l’avventura calcistica col Villalba, il difensore/scrittore Giovanni Giordano è, in attesa, di una nuova sfida.“Sono stato bene al Villalba. Col club, lo staff tecnico e dirigenziale, i compagni, si è creato davvero un rapporto molto speciale che, fortunatamente è andato oltre il discorso prettamente sportivo. I legami instaurati creati siano forti: sono convinto che, dureranno nel tempo”.Queste le prime parole del calciatore romano che poi, prosegue, parlando di se stesso, essenzialmente toccando l’aspetto tecnico, da campo.“Posso ricoprire più ruoli con una certa disinvoltura. Tendenzialmente sono un difensore centrale, il mio piede forte è il sinistro; una peculiarità che, reputo sia, comunque, un vantaggio”.Nell’estate in cui, la separazione col club caro alla famiglia Scrocca è diventata tangibile, Giordano volta, serenamente, pagina.“Ho fatto bene con gli arancio verdi. Vado via consapevole di aver dato il massimo. La stagione è stata positiva sia per il club che per me: questo è ciò che conta. Ora penso ad un futuro costruttivo, magari ancora in una società, con valori importanti a trecentosessanta gradi. Ho tanta carica propositiva addosso; mi auguro di entrare in un gruppo competitivo, sereno, umanamente giusto, per il mio modo di intendere la vita”.Calcio che, è parte integrante del percorso di questo ragazzo, indubbiamente profondo e solare, nei modi; ragazzo che, come accennato in apertura, ha la passione per la scrittura: una virtù che gli ha consentito di pubblicare pure un romanzo, dall’impatto emotivo, non indifferente.“Il calcio mi emoziona molto. L’adrenalina che infonde in me, è un motore che, alimenta le mie sensazioni positive. Non vedo l’ora di ricominciare per poter così, compiacermi, attraverso queste fondamentali, intime, emozioni. La scrittura invece è una scoperta continua; un confronto con me stesso delicato: un toccasana per la mia anima”.Giordano che, al calcio laziale ha già dato comunque moltissimo. Ha iniziato nella Roma poi Lodigiani, Perconti, Fonte Nuova, L’Aquila, Arzachena, Amiternina, San Cesareo, Crecas, Audace, Cynthia, Real Monterotondo Scalo, Corneto Tarquinia, Audace, Aranova. Una carriera, a soli 27 anni, ricca di palpitazioni..“Si -conclude l’esperto difensore romano- ho girato molto ma, non è ovviamente finita qua. Ho tanto da dare. Del calcio laziale amo i big match. Da noi il livello tecnico è, complessivamente alto. La situazione contrattuale del calciatore andrebbe sensibilmente migliorata ma credo che, ci si arriverà presto. Per il resto che altro dire, io sono una con la borsa sovente in mano, ma comunque sempre uno che, si affeziona facilmente e da tutto, per la causa che sposa”.

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