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DOPO GARA
Le impressioni del tecnico, dopo il pareggio del Tamagnini contro il Civitavecchia
26 Settembre 2023
Andrea Zappavigna, allenatore dell'Aurelianticaurelio (Foto ©De Luca)
Ci vuole coraggio ad affermare che l’Aurelianticaurelio è stato dominato al Tamagnini. O forse, non sono stati ben capiti determinati parametri a cui è abituato il popolo civitavecchiese. Ma tant’è, laddove magari non arriva la lucidità momentanea di chi rappresenta c’è, e meno male, il pensiero a freddo di un’intera piazza, oltre alla tecnologia.
“Abbiamo - racconta Andrea Zappavigna tecnico dell’Aurelianticaurelio - analizzato il match insieme ai miei collaboratori e dalle varie statistiche sviscerate, è emerso che c’è stato sostanzialmente equilibrio”.
Un mezzo miracolo verrebbe da dire. Sul ring del Tamagnini c’era un pugile che carte alla mano, peso massimo ed uno, dal peso decisamente più leggero..
“Noi lavoriamo con tanti giovani. Cerchiamo di farlo con professionalità, dedizione e accortezza in ogni frangente che andiamo ad impattare. Mostriamo ai ragazzi molte cose durante la settimana, ci documentiamo accuratamente su chi andiamo ad affrontare. Forniamo ai nostri atleti video e schede personalizzate. Si cerca di fare in modo che la domenica, ognuno sia consapevole di ciò che debba concretamente fare”.
In questa maniera i calciatori sono mentalizzati a dovere: i giovani assumono più sicurezza.
“Si - prosegue il lungimirante tecnico romano - il nostro obiettivo è creare sicurezza, infondere fiducia, portare i più piccoli del gruppo, ad una consapevolezza di se stessi importante; fattore che, in un campionato come quello che disputiamo, può rivelarsi determinante”.
Tornando alla gara con il Civitavecchia c’è forse, un pizzico di rammarico.
“Ai nerazzurri abbiamo concesso poco: tre tiri, due non costruiti nel primo tempo. Noi siamo mancati nelle ripartenze ma, al primo affondo siamo andati a rete. Dovevamo fiutare l’opportunità e provare a segnare una seconda volta; il pari ad ogni modo è il risultato più giusto”.
Aurelianticaurelio che, con 7 punti in 4 gare ha mostrato già agli addetti ai lavori in generale, come si fa calcio senza dover avere per forza, risorse “faraoniche“.
"Ci proviamo. Sappiamo che sarà un’annata piena di complicazioni, partire forte e bene ti consente di lavorare quantomeno con più armonia durante la settimana: non è poco”.
Peccato, la sfida con Stefano Manelli, sarebbe stata veramente affascinante: uno scontro tra due astri nascenti della panchina.
“Dispiace. so che Manelli ha avuto un problema fisico. Gli auguro di tornare presto in panchina. Le sue squadre, parlo della W3 Maccarese, sono state studiate da me in passato, svariate volte. La sua mano nel plasmare un team, nel dargli un’identità, è inconfondibile”.
In chiusura una previsione su ciò che potrà essere, d’ora in poi l’Aurelianticaurelio.
“Speriamo - conclude il noto tecnico ex Astrea - di essere una certezza, una squadra temuta e rispettata. Siamo una delle compagini più giovani di tutto il campionato ma, io vedo nei miei ragazzi, predisposizione al lavoro ed al sacrificio. Se restiamo umili, coesi, nulla è precluso”.
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