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Civitavecchia, l'ennesima chance persa. Il ritardo aumenta, la svolta non arriva
Non è bastato il cambio di allenatore, anche se dettato da problematiche extra campo, a dare la svolta alla stagione del Civitavecchia. L'arrivo di Scudieri non ha cambiato l'andamento altalenante che la squadra tirrenica sta avendo da inizio stagione. Di positivo finora c'è stato soltanto il cammino in Coppa in cui i nerazzurri sono approdati ai quarti di finale, mentre per ciò che concerne il campionato la Vecchia continua a perdere terreno importante dalle prime posizioni nonostante la classifica resti cortissima. Undici sono i punti di ritardo dalla vetta, sette dal secondo posto, ma le squadre che precedono i tirrenici sono ben undici. Da una formazione costruita per grandi obiettivi ci si aspettava ben altro e invece ad oggi sono sicuramente di più le delusioni che i sorrisi. Un dato inconfutabile sono i gol subiti dalla Vecchia, ventuno. La porta è rimasta inviolata soltanto in tre occasioni: contro Citizen, Audace e Pescatori, tutte squadre che in classifica seguono Vittorini e compagni. Per il resto la difesa è sempre stata battuta e spesso anche pesantemente, in campionato. Cali di attenzione importanti sono il filo conduttore dell'ultima gestione. Basti pensare alle rimonte subite contro Ladispoli (dal 3-0 al 3-2 in una gara comunque vinta), Campus Eur (da 1-3 a 3-3), Valmontone (da 2-0 a 2-3) o i cinque minuti di blackout di ieri contro la W3 in cui i nerazzurri hanno subito l'uno-due bianconero che ha indirizzato la partita. A livello mentale qualcosa non funziona ed è evidente, ma è difficile pensare ad una squadra che possa competere per le prime posizioni anche tatticamente e tecnicamente se questo è il Civitavecchia. Per ora nessuna svolta è arrivata e il confronti negli scontri diretti è stato decisamente insufficiente. Bisogna cambiare passo, e bisogna farlo in fretta.