L'intervista

Cannizzo: "La Pro Calcio Tor Sapienza mi ha cresciuto come uomo e calciatore"

Diego Sarti

Esperienza al servizio della Pro Calcio Tor Sapienza. Francesco Cannizzo rappresenta un pilastro per la squadra gialloverde che in questo campionato sta alternando momenti positivi ad altri meno ottimali sotto il punto di vista dei risultati. Nella scorsa sfida contro il Nettuno Cannizzo si è reso protagonista della seconda rete cruciale per il pareggio. Ora la testa è rivolta solo alla prossima gara contro l'Atletico Pontinia: vietato sbagliare. 

Francesco, a chi dedichi la vittoria del sondaggio di Gazzetta Regionale?
"Lo voglio dedicare alla mia famiglia e a tutte le persone che mi vogliono bene e soprattutto ai miei compagni di squadra".
 
Venite da un pareggio contro il Nettuno dove sei stato protagonista con un'ottima prestazione e un gol fantastico. Che partita è stata?
"E' stata una partita complicata. Siamo andati sotto per due volte e non è mai semplice recuperare il risultato in queste situazioni. Non abbiamo sicuramente fornito la nostra miglior prestazione, ma è stato importante riprenderla per ben due volte ed è da qui che dobbiamo ripartire". 
Parlando di tattica, originariamente nasci come centrocampista, ma giochi praticamente sempre come centrale difensivo: ti senti più difensore o mediano?
"Da piccolo sono sempre stato difensore centrale, poi quando sono arrivato in prima squadra mister Di Loreto mi spostò a centrocampo. Sono sempre stato un centrocampista con un'attitudine difensiva volta a dare quantità in mezzo al campo. Negli ultimi anni, però, ho giocato in tutti i ruoli della linea difensiva e dall'anno scorso fino ad oggi sto giocando come difensore centrale. E' un ruolo in cui mi diverto e che mi piace, devo migliorare ma con l'esperienza sono sicuro di poter raggiungere nuovi progressi. L'importante è mettersi sempre a disposizione dei compagni dando il massimo in qualsiasi posizione del campo".
Cosa rappresenta per te la Pro Calcio Tor Sapienza? Vorresti rimanere ancora per qualche altro anno?
"Tor Sapienza è il luogo dove è nata la mia famiglia e dove sono cresciuto io, sia dal punto di vista umano che calcistico, perché è dal 2014\15 che sono qui (nel mezzo un'annata al Ladispoli in serie D, ndr). Mi sento a casa qui a Tor Sapienza e non mi piace parlare del futuro a lunga durata, sono concentrato solamente sul finale del campionato. L'unica cosa che conta è raggiungere l'obiettivo prefissato". 
Ovvero?
"Non mi piace guardare troppo oltre. Il prossimo obiettivo è uscire dalla gara di domenica con tre punti".
Come vi siete preparati per la sfida contro il Pontinia?
"Sappiamo di affrontare un avversario importante con delle ottime individualità. All'andata finì 2-0 e sicuramente sarà una partita difficile e combattuta. Troveremo un avversario tosto e organizzato, ma noi vogliamo fare bene facendo valere il fattore campo poiché giocheremo in casa. Sappiamo che la vittoria non arriva da diverse giornate quindi dovremmo entrare in campo con la voglia e lo spirito giusto di cambiare questo ruolino di marcia".
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