Mercato

Presutti rilancia la Vecchia: "Avanti per i primi due posti". E dal mercato...

Gabriele Tossio

La stagione del Civitavecchia va avanti. Inutile negare che la sconfitta di Montespaccato ha lasciato l’amaro in bocca. Attenuanti per una stagione non più in ascesa negli ultimi tempi e, in generale; due, quasi tre. La prima non poter disporre da tempo di Andrea Petrini (sua la rete che ha steso il Pomezia); la stella, prelevata nel firmamento del mercato invernale per dare qualità e slancio creativo ad una squadra che in attacco e, lo dicono i numeri, poggia esclusivamente su Manuel Vittorini (21 centri). Nelle ultime due settimane, la Vecchia ha perso un’altro asso poi come Jacopo Contini; calciatore di indubbia caratura, essenziale nello scacchiere tattico nero azzurro; aveva sempre giocato sfornando prestazioni eccellenti; cosa da non sottovalutare, è un 2003. E, questa, è la prima attenuante importante poiché al Montespaccato non puoi concedere vantaggi in tal senso; ti stritola, alla lunga, col suo modo di porsi collaudato e così poi è stato. Seconda attenuante: rincorrere stanca, mentalmente. La Vecchia del dopo Stefano Manelli si è riposizionata allo start. Ha spinto come un’ossessa, nel tentativo di accorciare su chi era andata avanti senza falsa partenza, due mesi (circa 8 partite) prima. Possiamo fermarci anche qua perché la terza attenuante dello stadio che non c’è, per rispetto dei civitavecchiesi, vorremmo risparmiarla però va detto; mai o raramente una squadra ha primeggiato esprimendo la propria forza su un campo ristretto. Il campo vetusto è indicato per chi ha poca qualità e, mediamente, ha come obiettivo la salvezza. Tre esempi concreti riguardanti quest’anno vanno fatti. Civitavecchia-Aurelianticaurelio 1-1, Civitavecchia-Valmontone 2-3, Civitavecchia-Audace 2-2, sono due punti presi a fronte di probabili almeno 7 che, vista la mole di gioco prodotta, in uno "stadio", sarebbero arrivati, molto probabilmente. Insomma, nonostante tutto, il Civitavecchia tra mille acciacchi e varie peripezie, veramente quest’anno di ogni natura (tralasciata per rispetto la sventura capitata a Manelli) va avanti. "Sì -racconta con molta onestà intellettuale Patrizio Presutti patron della Vecchia- finché la matematica non ci condanna andiamo avanti per cercare di arrivare nei primi due posti, consapevoli che inseguiamo e che la concorrenza ha veramente tanta qualità". A tal riguardo, è in canna, pronto ad essere "sparato" l’ultimo colpo; l’ex Roma e Spartak Mosca Andrea Romagnoli. Un portiere decisamente fuori categoria. Il classe 1998 pare abbia già firmato coi nero azzurri ma, solo nelle prossime ore, si capirà per certo se, a difendere la porta nero azzurra con l’Amatrice Rieti sarà proprio l’ultimo autentico asso calato sul tavolo dalla proprietà del club in quella che, per i tirrenici sarà stavolta, per davvero, l’extrema ratio…

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