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L'intervista

Davide Mancone: "La svolta del Gaeta? Vedere un film. Ora continuità al percorso"

Il tecnico racconta la stagione dei biancorossi e svela i segreti di una grane risalita nel girone B

08 Marzo 2024

Mancone

Davide Mancone (foto ©Torrisi)

Una scommessa indubbiamente vinta quella del Gaeta nel puntare ad inizio stagione su Davide Mancone al timone del team dell’Eccellenza. Una carriera facoltosa alle spalle per il tecnico di Roccasecca che ha toccato le panchine della D ed ha portato nel club biancorosso progettualità e determinazione.

Mister venite da una lunghissima striscia positiva interrotta solamente dalla sconfitta con il Certosa ma subito archiviata con la vittoria al Riciniello per 5-0 sul Terracina, da lì avete collezionato tanti punti. Un momento più che favorevole per la squadra!

"La partita con il Certosa è stata particolare: una bella gara senza tatticismi, ha vinto la squadra con più attenzione e mordente, quel giorno in campo c’è stato un grande equilibrio fino al gol che ha dato sicurezza agli avversari. Il nostro trend però parte da più lontano, dalla settima giornata di andata siamo la squadra che ha conseguito più punti; nel periodo precedente avevamo creato un disavanzo che è stato difficile colmare completamente fino a questo momento. La stagione sta andando verso la direzione sperata, più che un momento a questo punto lo definirei un percorso".

Abbiamo nominato proprio Certosa e Terracina che con l’Anagni sono in lotta per il secondo posto del girone, a 2 punti dai papalini c’è il suo Gaeta. Le 7 gare ancora da giocare potrebbero rivoluzionare l’attuale classifica?

"Sicuramente in una maniera o nell’altra la classifica subirà variazioni, ci sono ancora degli scontri diretti e sottolinerei anche che esiste un equilibrio settato verso l’alto, sono pochissime le partite veramente alla portata le altre si giocano sui particolari, le squadre che non sono nei primi 5 posti non sono assolutamente da sottovalutare".

L’avvio di stagione non è stato dei migliori, poi è iniziata la vostra escalation verso la vetta. Qual è stata la chiave di svolta?

"Con un film! Ho fatto vedere alla squadra un film che ricalcava quello che era la nostra situazione. La chiave di svolta della stagione è stata realizzare una connessione, inizialmente mancata, con le menti dei calciatori. Siamo arrivati ad un punto cieco ed invece di andare ad una rottura gli ho spiegato cosa avrei voluto costruire e come avrei voluto farlo, mettendo loro al centro del progetto. Ed il primo messaggio è arrivato come dicevo facendo riferimento ad un film. Si sono fidati ed oggi si vedono i frutti".

Gli avversari che affronterete in questo ultimo quarto di campionato sono quasi tutti alle prese nella lotta alla salvezza. Motivazioni diverse dalle vostre, quale sarà secondo lei la predominante?

"Finché si gioca con squadre che hanno motivazioni va sempre bene, viviamo di motivazioni ed abbiamo l’abitudine di affrontare chi è motivato. Mi preoccuperebbero più le squadre che sono in un limbo, sono quelle più pericolose perché sono libere da pressioni. Le squadre che ci sono sotto non sono molto distanti da noi a livello di organizzazione, questo girone non concede giornate transitorie, ogni partita è a rischio. La predominante per noi è che bisogna fare la prestazione sempre e con continuità nella gara, aggredire la partita sempre e comunque".

Che finale di stagione si aspetta?

"Mi aspetto un finale di stagione in linea con quello che abbiamo fatto da ottobre in poi tra coppa (perché anche lì abbiamo portato a casa 3 vittorie 2 pari ed una sconfitta) e campionato. Una continuità di percorso, non sacrificare o mercificare il lavoro fatto per la nevrosi da risultato. E quello che deve arrivare lo prenderemo con grande soddisfazione a prescindere".

Il suo pronostico per la vittoria finale del girone?

"In coppa ho detto Terracina e stavolta dico Unipomezia ma solo per il calendario. Il Terracina per tanti fattori merita di vincere tutto. È comunque un peccato che di squadre così forti (compreso il Certosa) una sola andrà in D con sicurezza".

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