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Voci dal futuro sul Civitavecchia, ma intanto arriva la capolista

Iniziano a circolare dei rumors circa un possibile ingresso nel club di una cordata portuense per il prossimo anno. Prima c'è da onorare l'attuale stagione e domenica c'è la W3 Maccarese

14 Marzo 2024

Civitavecchia

Civitavecchia (foto ©De Luca)

Nel presente del Civitavecchia i pensieri nella testa sono e resteranno, almeno fino a questa estate, tanti. La prima squadra non ha più tangibili obiettivi da raggiungere; ha cullato dolcemente e, forse in maniera a tratti “folle”, un lecito sogno; ai primi barbagli primaverili si è risvegliata fragile, incompiuta. Eppure, nonostante tutto, la Vecchia non si è mai sottomessa a nessuno, neanche al cospetto di Montespaccato e SSA Rieti (9 goal subiti nelle due gare, forse più significative, almeno da un certo punto in poi). Quella di Raffaele Scudieri è stata una squadra che, in fondo, ha abbagliato, divertito, osato e soprattutto provato ad amare un qualcosa da inseguire; ricorderemo sicuramente con stima questa squadra; ha lottato finché ha potuto.  Il presente è fatto di cordate presunte o, tali. In città c’è fermento per le elezioni che dovranno stabilire chi siederà sul prestigioso scranno di Sindaco; nessuno però parla di stadio; il Giovanni Maria Fattori è un monumento nel deserto; alle sue spalle il mare lo incastona, come una gemma intrappolata nella burocrazia italiana. Lo rimpiangono tutti, lo invocano tutti il Fattori; è stato la pancia emotiva di ogni appassionato di sport civitavecchiese; vederlo ridotto così, ingabbiato nel ferro di un cantiere fantasma è uno sgarbo, uno sfregio al cuore di chiunque abbia un’anima. Presutti e Iacomelli che nel recente passato hanno attraverso Castagnari e i suoi valorosi ragazzi ridato una Coppa alla città con l’ausilio del vetusto ma fascinoso Tamagnini, dopo un’eternità, sono giustamente stanchi, sfibrati. Portare avanti, da soli, senza struttura, il Civitavecchia è diventata una missione eroica, quasi martire. Si attende un nuovo investitore ma è dura, e, allora, un gruppo di civitavecchiesi sempre provenienti dal quadrante Porto, sembra sia orientato a subentrare per gestire almeno la prima squadra. Siamo alle prime strette di mano ma la faccenda è concreta e, il chiacchiericcio in città a tal riguardo, si intensifica nevroticamente ogni giorno che passa; si vedrà. Di certo l’eredità da raccogliere è un fardello pesante. Questo Civitavecchia, con poco, ha fatto tanto. Nel presente, c’è ancora il campionato da onorare. Domenica a Campo dell’Oro c’è la visita nientemeno della Regina, quella W3 Maccarese che, con 12 vittorie di fila rappresenta una fortezza inespugnabile che, pare proprio poter custodire gelosamente dentro di sé uno scrigno con una grande D bagnato nell’oro. Scudieri non stenderà tappeti rossi; è un tecnico vincente, non farà sconti. Certo, la sfida tra Vittorini e Damiani è un tema illustre; due cannonieri così, contro è una bellezza da ammirare. La W3 Maccarese ha una napoleonica marcia, è una meraviglia e, se passa indenne dalla steppa nero azzurra, ha diritto alla corona d’alloro...
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