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13 anni dopo il Sora di Luiso: al Tre Fontane alla conquista della Serie D

Alla fine ci sarà bisogno di un ulteriore confronto perché 34 partite non sono bastate per decretare la regina. E allora spazio allo spareggio di domani al Tre Fontane, dove le squadre di Colantoni e Gardini andranno a giocarsi il primo posto nel girone A dopo un'annata incredibile e conclusa a braccetto. All'Eur, bianconeri e amarantocelesti avranno l'opportunità di scrivere una grande pagina di storia per le rispettive società. La progettualità della W3 ha dato vita alla miglior stagione di sempre del giovane club di Maccarese, che la D l'aveva già sfiorata due anni con il doppio beffardo pareggio con il Livorno nella semifinale play off. Sarebbe la prima volta anche per l'ex Amatrice, che a Rieti ha trovato il palcoscenico ideale per riportare in Interregionale una piazza importante e prestigiosa. Il tutto da neopromossa e con una forza economica che in brevissimo tempo ha portato ai risultati sperati. Due filosofie di fare calcio sicuramente differenti: un percorso costruito negli anni da una parte, provarci sin da subito dall'altra. Ma una soltanto salirà direttamente in Serie D, l'altra transiterà per gli spareggi nazionali.

13 anni dopo

22 Maggio 2011, Stadio Flaminio. Il jolly di Scarpato al 33' del primo tempo decise l'ultimo spareggio promozione tra Sora e Lupa Frascati. Fu la vittoria di Luiso su Pochesci, 1-0 e bianconeri in Interregionale vincendo il girone B di quella stagione. Era il Sora dei vari Scuoch, Lisi, Perrotti, Sibilia... Di fronte la corazzata castellana dei Gagliarducci, Guardabascio, Iannotti, Jimoh. In panchina anche un giovane Casciotti e un giovanissimo Traditi. In quell'occasione vinse la forza di un gruppo unito e che forse andò anche oltre le proprie capacità e quelle che erano le previsioni della vigilia. Una partita che ha segnato la storia dell'Eccellenza, la stessa che andranno ad inseguire domani W3 ed SSA sul terreno del Tre Fontane dopo il 3-1 maturato in campionato, sia all'andata che al ritorno, in favore di Starace & Co. a segnare anche l'unica sconfitta dell'era Gardini sulla panchina degli amarantocelesti. 

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