Cerca

L'intervista

Coviello: "Gagliarducci l'uomo giusto per entusiasmo e cultura del sano lavoro"

Le parole del patron del Colleferro sul momento e sugli obiettivi futuri

20 Novembre 2024

Coviello

Giorgio Coviello (foto ©Pera)

La vittoria in casa del Valmontone dona sorriso e positività ulteriore ad un Colleferro che ne ha passate tante, probabilmente troppe, negativamente discorrendo, in questa prima porzione di una stagione che, i rossoneri, vogliono trascorrere immersi nell’ambizione, serenamente. Il patron del club Giorgio Coviello, noto imprenditore nel ramo dell’energia elettrica, traccia un primo bilancio su ciò che, sino ad oggi è stato da quando è ufficialmente cominciata, l’annata 2024/2025.

Presidente, quanta fiducia infonde la vittoria sul campo della favorita finale per la conquista del campionato? 

"Domenica, a fine primo tempo, sono sceso negli spogliatoi insieme al direttore generale Sandro Fabietti. Eravamo sotto nel punteggio, ma stavamo ben messi in campo. Mi sono permesso di esprimere un paio di semplici concetti, sostanzialmente motivazionali. Alla ripresa delle ostilità siamo stati letteralmente devastanti nei confronti dei nostri avversari. Il successo infonde buon umore e consente di preparare ulteriormente meglio, la partita che verrà".

Che sarà col quotato Pomezia.

"Un altro club prestigioso, che ha allestito un team tra i più attrezzati del girone A. Nella mia personale tabella ho chiesto sette punti spalmati nelle gare con FC Viterbo, Valmontone e Pomezia; siamo a quattro e manca una partita. Una partita che immagino estremamente dura, che vivremo però, dinanzi al nostro caloroso pubblico".

Il suo Colleferro è tornato in pista per le prime posizioni concorda?

"Penso che, a Colleferro, sotto la mia gestione, non è stata mai allestita una squadra così coesa, completa in tutti i reparti. Non siamo andati a cercare i nomi ad alto impatto mediatico, ma ci siamo focalizzati sul concetto di squadra; una squadra di qualità ma, in fondo, con uno spirito umile, seppur ambizioso".

L’entrata in scena di mister Gagliarducci è stata ultra positiva nel vostro contesto tecnico; 9 risultati utili su 9.

"Lo conoscevo poco ma, dopo il primo colloquio avuto, non ho avuto dubbi, nell’intuire in lui, le doti giuste per ricreare entusiasmo e cultura del sano lavoro da campo, che il gruppo onestamente aveva un po’ smarrito. Le competenze calcistiche di Gagliarducci sono indiscutibili; mi era stato fortemente sconsigliato ma io nei momenti chiave ascolto me stesso e, soprattutto, non ascolto chi ha pregiudizi poiché non fanno per me, non appartengono al mio modo di vedere la vita".

Il suo amato club si è strutturato su più livelli, migliorando così nelle prestazione sportive e in quelle dirigenziali.

"Moffa, Cavallari, Fabietti e Di Cori, rappresentano punti di riferimento molto importanti per me e per l’intera società. Non dobbiamo mai smettere di provare a migliorare. Io vengo dall’esperienza in Lega Pro vissuta a Seregno. A livello manageriale, ciò che si è fatto in passato, può rappresentare una fonte di arricchimento. Dispiace ad esempio aver perso tre punti guadagnati sul campo a causa di un errore burocratico nostro ma, dagli errori bisogna sempre ripartire e, noi, lo abbiamo coraggiosamente fatto".

In conclusione presidente, Colleferro ad oggi è: una struttura, il Caslini, al passo coi tempi, una prima squadra ambiziosa, un settore giovanile in ascesa e, ciliegina rigorosamente rosa sulla torta, una squadra femminile ben curata.

"Partirei dalla femminile; è la novità di questa annata. Puntiamo a traguardi prestigiosi possibilmente nel breve medio periodo. Il nostro direttore sportivo Pietro Farnioli ha, allestito una buona squadra, che, ha un feeling embrionale col paese poiché, sette elementi sono proprio di Colleferro. Siamo primi dopo quattro turni nel campionato di Eccellenza; mi fa davvero piacere seguire con passione le partite delle ragazze. Nei nostri costruttivi programmi, c’è la volontà di implementare la struttura societaria della femminile con squadre per ogni categoria, a partire dalle bambine in su, per diventare, un polo di riferimento, nel settore, in tutto il nostro comprensorio. L’impiantistica, a cui ho personalmente prestato attenzione, è migliorata in linea con le esigenze che abbiamo ad oggi. Per quanto concerne la nostra Scuola Calcio ed il settore giovanile i numeri e, i risultati, ci confortano, ripagando così i tanti sacrifici che stiamo compiendo. Capitolo prima squadra. Il programma pensato per un approdo in D è triennale ma se fiuteremo l’opportunità di poter bruciare le tappe faremo i necessari corposi investimenti, naturalmente in linea coi nostri parametri".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni

Dalle altre sezioni