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Stendardo "Il club trasmette tanta energia, la finale è merito dei ragazzi"

Subentrato a stagione in corso, l'ex LUISS affronterà con il Valmontone l'ultimo atto per la seconda volta

21 Gennaio 2025

Stendardo "Il club trasmette tanta energia, la finale è merito dei ragazzi"

Gugliemo Stendardo: finalista di Coppa ed in testa in campionato (Foto ©Benedetti)

Anche per Guglielmo Stendardo si tratterà della seconda finale di Coppa Italia vissuta nei panni di allenatore. L'altra, come noto e ricordato, l'aveva affrontata da tecnico della Luiss contro l'Insieme Formia ad Artena cedendo in quell'occasione 3-1 alla squadra allora allenata da Roberto Gioia. 

Sono passati due anni dalla finale con la Luiss. Che emozione è stata ritrovarla con il Valmontone? "E' sempre un'emozione particolare. Sono situazioni che ti lasciano dentro qualcosa di unico. Ho in mente tutti i momenti della finale vissuta con la Luiss due anni fa ed aver raggiunto ancora questo traguardo, per un allenatore giovane come me, è sicuramente molto importante. Il merito è tutto dei ragazzi che ogni settimana si allenano al massimo".

Da quel 1 febbraio 2023 cosa è cambiato nel tuo modo di allenare? "Un po' di tempo è passato. Credo che ci sia sempre qualcosa da imparare e da migliorare, come ad esempio nella gestione dei conflitti interni, dello spogliatoio, dello staff o di una gara. In questo tempo ho avuto modo di apprendere nozioni nuove e di formarmi a livello professionale. Quella di due anni fa è stata una finale diversa, contro un avversario diverso e soprattutto in un contesto diverso. Quest'anno, con l'abolizione della regola degli Under, il livello si è alzato notevolmente ed ogni partita di fatto è come se fosse una finale. Perciò, mercoledì ci vorrà consapevolezza di questo ma anche la giusta serenità, che credo sia fondamentale per affrontare sfide di questo tipo".

Sei arrivato a stagione in corso e hai dato la svolta attesa dalla società. Qual è stato finora il tuo contributo? "Come ho detto anche prima, il merito è tutto dei ragazzi. Da parte mia ho solo cercato di trasmettere i miei principi di gioco conciliandoli con le caratteristiche della squadra. Ogni allenatore deve sapersi adattare alle qualità dei giocatori a disposizione. A Valmontone ho trovato un gruppo estremamente motivato, un presidente ambizioso ed un direttore che trasmette tutta la sua energia. So di avere a disposizione un ottimo gruppo".

Il tuo percorso in giallorosso è iniziato proprio in Coppa con la vittoria di Tivoli. Poi il successo con il Gaeta prima del pari (unico nella tua gestione) nella semifinale di ritorno. Quale delle due sfide è stata più determinante per raggiungere la finale? "Non posso sceglierne una. Entrambe sono state difficili e in entrambe la squadra ha fatto bene. Nel complesso credo che la finale sia un traguardo sicuramente meritato".

Ed ora c'è il Montespaccato, che ha tanti giocatori, compreso il mister, che hanno già avuto modo di alzare al cielo questo trofeo. Come stai preparando questa partita anche in merito alla tua grande esperienza da calciatore professionista? "Affrontiamo una squadra costruita anch'essa per vincere, con un tecnico preparato e con dietro una società ambiziosa che nel corso degli anni è sempre stata ai vertici del calcio laziale. Inizio a prepararla soltanto dopo la gara di campionato con il Certosa con la consapevolezza che sarà una partita tosta ma bella da vivere. Ci arriviamo sapendone l'importanza e al meglio delle nostre possibilità". 

Mercoledì quale potrebbe essere la chiave della partita? Si deciderà nei 90' o potrà protrarsi anche oltre? "Impossibile prevederlo. Di sicuro mi aspetto una bellissima partita tra due squadre forti. Sono convinto che i miei giocatori daranno il massimo per far sì che la bilancia penda poi dalla nostra parte".

Hai a disposizione tantissime soluzioni e giocatori fuori categoria. Chi potrebbe decidere la finale?  "Gli attaccanti tutti. Ma in ogni caso una finale sfugge a qualsiasi tipo di pronostico, tutti potrebbero essere decisivi. Ce lo insegnano le finali di Champions e di tutte le categorie. Nelle tante variabili che potranno subentrare dovremo essere bravi a far valere ciò che siamo".

Te la senti di fare un pronostico? "Che vinca il migliore (ride ndr)".

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