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l'intervista
29 Gennaio 2025
Marco Ardone (foto ©Live Sport Service)
E' stata fin qui una stagione da spettatore per mister Marco Ardone. L'ex allenatore dell'Itri e collaboratore tecnico al Roma City, non ha ancora ricevuto un nuovo incarico ma ha comunque seguito da vicino i maggiori campionati regionali accrescendo la propria formazione professionale.
"Stare lontano dal terreno di gioco non è mai semplice per un allenatore - dichiara nella nostra intervista -; poi io amo vivere il campo con la squadra, giorno per giorno, quindi ora non nascondo che inizia a mancare molto. Le proposte ad inizio anno non sono mancate, qualcosa avete anche raccontato voi per le compagini laziali ma anche in Campania sono stato molto vicino ad una Eccellenza poi declinata per questioni logistiche di struttura sportiva. Questo riposo, dalle attività quotidiane che guidare una squadra richiede, mi ha permesso di concentrarmi su aggiornamenti e studio, cogliendo l’occasione di chiudere un piccolo progetto che avevo in mente nella stesura di un libro uscito a fine dicembre sullo store di amazon "Il metodo real game", uno strumento "guida" per creare o testare il processo sottostante l’idea di metodo di allenamento nel gioco del calcio. Cinque capitoli, che si possono leggere tranquillamente dal primo all’ultimo ma anche dall’ultimo al primo, in maniera del tutto indifferente senza perdere alcun concetto che mette al centro di tutto la realtà del gioco del calcio con la sua complessità, con esercitazioni da campo a chiosa della trattazione. Nel mio programma di aggiornamento e studio - prosegue Ardone -, mi sono dato come obiettivo quello di vedere dal vivo almeno una gara a settimana di Lega Pro, D ed Eccellenza anche se poi quando posso vado a guardare le squadre di qualche amico allenatore anche in Promozione e Prima Categoria. In Lega Pro seguo Latina e Casertana, le due logisticamente più raggiungibili, Terracina e Sora per la D e poi di Eccellenza non mancano occasioni considerate sia le squadre del girone A che quelle del girone B. Parlando del campionato che più commentate da vicino, quello dell’Eccellenza, devo dirti che la scelta di abolire gli Under ha portato una logica conseguenza dove le "grandi" si sono accaparrate le migliori scelte Over, dividendosi i giocatori di spessore per la categoria e le "piccole" si sono viste costrette a proporre squadre molto giovani. Di conseguenza sotto fanno fatica a fare punti con quelle da metà classifica in su e la riduzione (almeno ad oggi) della quota salvezza ne è dimostrazione. Credo che nelle dovute sede si stia già ragionando sul fare un passo indietro e riproporre i giovani di lega che al di là dei benefici per gli Under stessi, andranno quantomeno a rendere più equilibrate le squadre sui tre /undicesimi delle formazioni iniziali"
Il mister, analizza poi più da vicino i due gironi di Eccellenza "I pronostici di inizio stagione non stanno deludendo, sia nel girone A che nel B, si stanno giocando il campionato quelle società che hanno investito per farlo. Sicuramente Unipomezia ha preso già un bel margine sul Monte, rispetto a W3 e Valmontone che sono distanti di un solo punto e devono guardarsi le spalle da altre compagini pronte a sfruttare un passo falso, tra le quali è in netta ripresa la Viterbese che grazie al lavoro di mister Gardini e del Ds Di Loreto si è tirata fuori dalla zona calda e può attaccare il podio, a mio modesto avviso, se porteranno dalla loro gli scontri diretti. Dietro come detto è molto equilibrato, soprattutto nel girone A ma anche nel B poi tolta l’ultima in classifica, ci saranno almeno 6/7 squadre che lotteranno fino all’ultima giornata".
Infine, uno sguardo al futuro "Io credo che nella nostra vita dobbiamo concentrarci solo su ciò che possiamo incidere e non sprecare energie dietro a dinamiche che non possiamo controllare e purtroppo nemmeno cambiare. Il mercato degli allenatori è complesso, soprattutto per chi come me viene dal basso calcisticamente parlando. 8 stagioni fa allenavo gli allievi provinciali, quindi nel livello più basso possibile e lo scorso anno ho fatto un'esperienza in D, passando per 3 stagioni di Eccellenza, studiando continuamente per farmi sempre trovare pronto per chi di volta in volta ha reputato opportuno darmi fiducia; li ringrazio ancora adesso perché non è mai scontata una chiamata ed un'opportunità, sia che si parli di settore sia di prima squadra. Sto continuando esattamente a fare questo, ossia a lavorare per accrescere le mie competenze ed acquisire un vantaggio competitivo sul mercato. Se parliamo di Eccellenza, ad esempio sto facendo tanto scouting sul territorio per capire i migliori profili da individuare se arrivasse una chiamata in tal senso; lo stesso anche per la D soprattutto sugli Under. Non voglio lasciare nulla al caso e non escludere niente a priori. Se arriva una chiamata sarò ben lieto di rispondere, valutando ciò che mi sarà proposto".
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