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Focus
06 Febbraio 2025
Casciotti esulta con Guarino (foto ©Martini)
20 giornate disputate, 53 punti, 17 vittorie, 10 clean sheet, un distacco di 9 punti sulla seconda. L'Unipomezia ha già ipotecato il campionato 2024-25 nonostante manchi ancora una vita alla fine della stagione. Ma niente e nessuno sembra in grado di fermare ad oggi la squadra di mister Casciotti, reduce dall'undicesima vittoria consecutiva con numeri senza eguali in tutta la categoria laziale. Il blitz di Roccasecca è stato l'ennesima dimostrazione di forza della corazzata rossoblù che, nonostante una prova arcigna dell'ex Grossi, ha comunque trovato la chiave nei minuti finali. Un cammino imperioso ripreso dopo il pareggio a reti bianche di Sezze alla nona giornata, al termine del quale l'Unipomezia era addirittura seconda a due punti dal Montespaccato. Poi, un vero e proprio assalto alla vetta e, probabilmente, alla vittoria finale. Che può essere l'anno giusto si capisce da diversi fattori, primi su tutti la fame e la voglia di arrivare quasi per obbligo dopo il bizzarro epilogo dello scorso anno. Poi ci sono gli interpreti in campo: tutti a fare quadrato attorno al miglior Delgado (di sempre?) E con lui un collettivo che ormai va da solo. Solido e spudorato, dalle parate di Marcianò ai gol di Dos Santos. Valle, Bordi, Suffer, Morelli, Binaco, Ippoliti, Piro le solite garanzie. E come non nominare Ilari, Corsetti o Squerzanti, che dal suo ritorno in rossoblù sta dando un contributo imponente alla causa. Ma una menzione a parte la merita chi, seduto in panchina, sta bruciando tappe su tappe. Andrea Casciotti è un predestinato. Quel filo conduttore tra passato e presente, mente e anima al tempo stesso. Tra musica e magia, direttore d'orchestra e maestro. Adesso, come mai prima d'ora, è tutto nelle sue mani.
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