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l'intervista
20 Febbraio 2025
Spolverini nel derby (foto ©Sorianese)
Se a Soriano al Cimino questa settimana c’è una copertina, indubbiamente vi campeggia sopra, con la nuova chioma biondo platino che, lo rende a dir poco peculiare, Christian Spolverini. L’attaccante esterno classe 2003, è stato uno dei protagonisti del derby della Tuscia vinto per 2 a 1 dalla Sorianese, contro la Viterbese.
Allora Christian, partiamo dal gol nel derby; il tuo gol, segnato contro un club a cui comunque ti senti, ovviamente, molto legato.
"Certamente. Sono di Viterbo e ci vivo. Ho fatto tutta la trafila dalla Scuola Calcio, a salire, coi colori giallo blu addosso, vestendoli anche in Lega Pro. Logicamente, se teniamo conto di questo non trascurabile aspetto, non è stato decisamente un gol come gli altri, quello che ho segnato".
Ed è per questo motivo che hai festeggiato la rete con doveroso rispetto, nei confronti di coloro che sono stati alla fine i tuoi tifosi per svariati anni; è un gesto dal valore umano imponente il tuo.
"Mi è venuto spontaneo. Penso che il rispetto sia fondamentale nello sport, dove c’è si competizione ma sostanzialmente poi, seppur colmo di responsabilità, parliamo pur sempre di un gioco. Nella vita e dunque anche nel calcio, la lealtà, l’onore e, la riconoscenza, sono valori estremamente importanti".
Avete battuto una squadra che, dal 10 Novembre 2024 in poi, con Aldo Gardini in sella, non aveva mai conosciuto l’amaro sapore della sconfitta.
"Sì, questo definisce in pieno, l’ampia misura della nostra impresa. La Viterbese era una squadra in grande fiducia, probabilmente lo è ancora, ma siamo riusciti comunque a batterli. La partita è stata intensa, bella, equilibrata, degna insomma di un derby, giustamente molto sentito".
Dopo il 2 a 1 patito a Civitavecchia sono arrivate 4 vittorie e 2 sconfitte per voi; risultati che hanno migliorato sensibilmente la vostra classifica.
"A parte la gara con l’Aurelianticaurelio dove non è andata decisamente bene, siamo stati bravi in tutti i restanti 5 match che hai tirato in ballo. C’è del rammarico per il match col Certosa dove, francamente è mancato solo il risultato. I successi con Fiumicino, Luiss e, soprattutto Tivoli e Viterbese, sono altamente prestigiosi".
Al Celso Perugini 4 vittorie nelle ultime 4 per voi.
"Percorso netto. I numeri dicono questo e, ovviamente, ne siamo felici. I nostri tifosi ci hanno aiutato molto; vanno generosamente ringraziati".
Possiamo dire che con l’avvento dell’Epifania è arrivata la vostra svolta?
"Ad oggi le cose stanno esattamente così. Noi, comunque, abbiamo avuto sempre un’identità precisa. Ce la siamo giocata abbastanza bene con tutti. Con le big poi, sono arrivati anche risultati, per certi versi, inaspettati".
Domenica sarete ospiti della capolista Valmontone.
"Meritano tutto il nostro rispetto. Sono probabilmente la squadra sulla carta più forte del girone. Proveremo a metterli in difficoltà come del resto è accaduto nel match del girone di andata dove, meritavamo sicuramente di più. Ce la giocheremo con grande consapevolezza e, senza timori reverenziali".
Come va in generale per te alla Sorianese?
"Direi bene. La società, la dirigenza e lo staff tecnico sono un corpo unico con noi giocatori. La loro genuina vicinanza, soprattutto nei momenti complicati, è stata determinante per poi riprendere il buon cammino intrapreso".
Pensi al professionismo?
"Penso anche a studiare. Sto cercando di prendere una Laurea. Il calcio lo vivo con grande serenità interiore. Faccio tutto perbene, se sono rose come si dice fioriranno. Io mi impegno molto, do tutto, cerco di non avere rimpianti".
A proposito di rose e dunque di cose belle; a chi dedichi il significativo gol alla Viterbese?
"La rosa, se c’è, facciamo che è per la mia ragazza. A lei e, alla mia famiglia, dedico, con tanto affetto, questo gol che sicuramente non potrò mai dimenticare".
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