l'intervista
Pucci e le prospettive dell'Aranova "Possiamo sognare di centrare i playoff"
Il capitano rossoblù analizza la stagione: il suo gruppo è a -5 dal secondo posto
A Le Muracciole troneggia un Capitano e, insieme a lui, un gruppo che, guidato magistralmente da mister Daniele Scarfini sta letteralmente stupendo; l’Aranova di Valerio Pucci, è l’autentica bomba ad orologeria innescata in un girone A dove, eccetto l’indomabile creatura di Guglielmo Stendardo, non appaiono, al tramonto, padroni. “Stiamo vivendo un’annata di alto livello -afferma- l’inizio non è stato dei migliori ma poi siamo usciti fuori alla grande: era quello il nostro obiettivo".
Ossia? "Disputare una stagione intrigante in funzione di una progettualità che, all’Aranova, prevede una costante crescita".
Al sesto anno tra le fila dei rossoblù, Pucci è fiero di poter militare in club che, nel tempo, è diventata una familiare comitiva. “Sì, sto molto bene ad Aranova. Il gruppo ormai storico è sempre stato coeso, forte nelle difficoltà, spensierato nei momenti diciamo di gloria. Con patron Schiavi c’è un gran bel rapporto di stima e fiducia reciproca. Lo staff tecnico e dirigenziale è di primo livello. Ci è dispiaciuto per mister Vigna, persona davvero squisita; siamo al contempo felici di come tutto, è evoluto, grazie a Scarfini".
Sognare, dunque, si può? “È lecito sì, a cinque punti dal secondo posto non possiamo certo nasconderci; per la volata finale noi proveremo a recitare un ruolo da protagonisti”. Col gruppo che, a quanto pare, è la vera forza dell’Aranova. “Lo è eccome. Anche in Promozione, in seguito ad un play out perso, siamo rimasti tutti; in pochi avevano fatto la Promozione, prima di allora. È stata un’annata fantastica, dove si è percepito forte il senso di appartenenza e quell’amicizia d’insieme, che ci caratterizza".
Carriera iniziata alla Tor Tre Teste per Pucci poi, i prof respirati a Grosseto, tanta D, Campus Eur ed Aranova. "Ho appena passato i trenta, la voglia di fare bene nel calcio è sempre intatta anche se tra il lavoro e la famiglia, i sacrifici, per fare le cose per bene, davvero non mancano".
È l’Aranova la squadra che può far saltare il banco? “Potrebbe perché no -conclude- del resto abbiamo dimostrato di dare più che fastidio a chiunque e questo per noi è importante. Lavoreremo costantemente pensando ad una gara alla volta senza mai mollare nulla. Alla fine tireremo le somme"