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Manuel Vittorini lascia la maglia nerazzurra "A Civitavecchia ho vissuto un sogno"
Inizia a prendere forma quanto anticipato. Il bomber, dopo 85 gol in 3 anni, va via dal club portuale ed ora è pronto per un nuovo ingaggio
Dopo tre anni si separano le strade tra Manuel Vittorini ed il Civitavecchia. Una notizia sospesa nell’aria sin dai giorni successivi allo spareggio disputato e perso con la W3 al Francesca Gianni. Non è un mistero che il Civitavecchia anche in virtù dell’annata fantastica ma, comunque, alla fine improduttiva in termini di conquiste tangibili sul campo abbia deciso per dei cambiamenti.
Manuel Vittorini lascia in dote al Civitavecchia 85 gol realizzati in un triennio pieno di emozioni. "Vado via col cuore in mano -racconta lo stesso Vittorini- poiché non lascio un club ma una casa. Ogni storia bella prima o poi, vira verso una fine". Una fine che il bomber laziale, seppur in preda ad una tempesta di emozioni interne comprensibili, accetta con grande signorilità. "Questa è la vita. Certi momenti non sono affatto facili da metabolizzare ma fa parte del gioco, bisogna andare avanti anche se, quando ci sono i sentimenti, tutto è più complicato".
L’annata appena terminata è stata strepitosa per il Civitavecchia e, come sempre anche per Vittorini che, è apparso molto spesso incline a mettersi a disposizione, con grande saggezza, della propria squadra. "Tutti insieme siamo stati protagonisti di una cavalcata superlativa, culminata con una sconfitta che non cancella affatto le grandi soddisfazioni ottenute all’interno di un contesto tecnico di elevata qualità come il girone A. Alla fine, seppur a pari punti, lo abbiamo concluso al secondo posto".
Tremendo ma inevitabile, arriva il momento dei saluti e dei ringraziamenti, con un filo di voce che lascia trapelare tanta emotività "Ho avuto il privilegio di conoscere e beneficiare del calore umano immenso del presidente Patrizio Presutti; non ho mai incontrato un Presidente speciale come lui. Provo affetto anche nei riguardi nel nuovo co presidente del club Massimo Mecozzi e, ovviamente ringrazio i miei compagni di squadra, tutta la dirigenza del Civitavecchia, i tifosi nerazzurri anche più piccoli. A Civitavecchia mi sono sentito un giocatore professionista; ho firmato maglie e palloni ai bambini. Insomma ho vissuto un sogno. Auguro al popolo nero azzurro solo autentiche gioie, con la speranza di aver lasciato un buon ricordo"
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