Girone A, tutti gli occhi sono puntati su Rieti - Civitavecchia

Nella terza giornata del girone A, al Don Orione, la Boreale confida nel primo sorriso interno stagionale; per la Pro Calcio Tor Sapienza, avversario di turno, ad oggi, solo pallini neri. Dopo aver perso al Mazzucchi, lo Sporting Nuova Florida, al cospetto della sorprendente e tenace Campus Eur, prova a rigenerarsi. Grifone Gialloverde e Astrea viaggiano con lo stesso rendimento ma, all’indomani di reciproche affermazioni, si attendono conferme che solo un’eventuale segno x finale può elargire. Cangiano, catapultato verso svettanti galassie con la neo promossa Monte Prenestini, dovrà vedersela con l’Aranova ancora a secco di successi ma, comunque, imbattuta. Allo Stadium di Maccarese, W3 e Sorianese devono entrambe scuotersi poiché la settimana è stata decisamente infruttuosa. La Viterbese tenta di dare seguito al successo formato british del Rocchi, nella trasferta del campo Roma dinanzi ad una giovane e mai doma Romulea che, tramite una pazza rimonta, ha colto il primo punto. Il quotato Roma City scalpita, dato che deve assolutamente piegare l’Aurelianticaurelio, mentre il Pomezia non può davvero sbagliare dopo il pesante ko subìto una settimana fa: col Salaria servirà una prestazione di sostanza.

Colpaccio Campus a Pomezia, anche Monti Prenestini e Vecchia a punteggio pieno

I bianconeri calano il poker al Comunale, i biancazzurri sbancano il campo della Sorianese mentre i nerazzurri passano al Salaria

Tutti gli occhi puntati su Rieti - Civitavecchia Al Manlio Scopigno, nella leggendaria terra reatina, si apre il sipario sul match clou della terza giornata. Tra Rieti e Civitavecchia è duello all’ultimo respiro. Una vittoria ed un pari per gli amarantocelesti, due vittorie per i nerazzurri. Scaricamazza invoca la prima fiammata nel teatro a lui amico; dinanzi a sé, ecco però Castagnari che, pur nello scetticismo generale, si è compattato, costruendo con pazienza un nuovo gruppo capace sin qui solo di sopraffare. Certo, si dirà, il calendario fa la sua robusta parte, soffiando gradevolmente come Zefiro alle spalle del clan tirrenico che comunque un colpo non riesce a sbagliarlo. Rieti, sotto questo aspetto, è il primo vero banco di prova per la creatura plasmata da Presutti e Mecozzi. Ma se questo è già il Rieti di Tirelli e Marcheggiani, non è invece ancora il Civitavecchia di Ambro e Squerzanti. Gli Dei Sabini proteggono e favoriscono le loro stelle, mentre il Nettuno del Mar Tirreno, magari arrabbiato per delle perplessità ingenerose, non ha benedetto ancora i due assi, tangibilmente Campioni, nell’ultima Eccellenza vissuta da protagonisti lontano da acque salmastre.

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