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Civitavecchia, è il momento della svolta: il Monti Prenestini primo crocevia

7 punti in cinque partite sono forse pochi per chi vuole puntare alla vittoria. Contro i biancazzurri serviranno risposte importanti

08 Ottobre 2025

Civitavecchia

Civitavecchia, Fatarella (foto ©De Luca)

Momento delicato, da trascorrere con lucidità, in casa Civitavecchia; 7 punti su 15 disponibili ottenuti di cui, soltanto uno, racimolato nelle ultime 3 gare di campionato; poco, per un club partito con l’intento di provare a migliorare il secondo posto dello scorso anno. All’orizzonte poi, c’è l’appuntamento, complicato, contro l’inattesa regina attuale del girone A.

Nel rendimento dei tirrenici, attualmente avvinghiati dalle soffocanti pressioni da sostenere, pesano le tante significative assenze, ma va pure evidenziato che, questo attuale, è un Civitavecchia in grado di portare spesso soltanto, nel tabellino dei marcatori e, in quello degli assist, Fatarella, Funari e Di Bari: stranezze. Tra intoppi non controllabili e coordinate tracciate che ancora non si incrociano, si brama un’identità precisa, da preservare. Una storia anche semplice da leggere, se vogliamo, considerando che, dalla scorsa stagione, l’abito, seppur ricucito in maniera sartoriale, è cambiato, con la proprietà che in sede di mercato ha investito, senza lesinare. All’alba di questa stagione presidenti, dirigenti e tecnico hanno ripetutamente dichiarato, pure testualmente, di voler provare a vincere il campionato e di aver messo in campo ampie risorse per riuscirci.

Detto ciò, qualcosa al momento non sta tornando. A Castagnari, mister di spessore e comprovata esperienza, si chiede magari di trovare la quadra giusta, quella famosa chiave di volta, che sorregge poi l’intera struttura, caratterizzandola; gli servirebbe ancora del tempo per farlo ma in questo caso la clessidra, sempre per il famoso discorso delle aspettative vertiginose, viaggia, purtroppo, rapidamente verso il basso. Il Monti Prenestini, che l’anno scorso si è sbizzarrito nell’asfaltare le rivali in Promozione, ha mantenuto l’ossatura della squadra praticamente intatta ed ora, maramaldeggia pure in Eccellenza. Se è vero che, quella di Cangiano è una compagine con una propria solida identità, è corretto anche dire che il Civitavecchia la sta, seppur in maniera ansiogena, ancora cercando. In conclusione, il match con la capolista è un crocevia che se fallito può anche condurre verso scenari drastici, non contemplati. È anche una partita che in fondo capita a pennello poiché il gruppo, adesso, ha bisogno di certi palcoscenici per scavare dentro se stesso e tentare, attraverso un’adrenalinica scossa, il rilancio.

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