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Focus
24 Ottobre 2025
Roma City (foto ©GazReg)
Di Cori, scelto per sostituire Lo Monaco, proverà con tutte le energie possibili a superare la Boreale di scena sul campo di un’Aurelianticaurelio alla disperata ricerca del primo successo in campionato.
Come Di Cori, pure Mosconi, col suo Rieti ereditato da Scaricamazza, avrà in un certo senso l’obbligo dei tre punti allo Scopigno dove Zappavigna, con la W3, proverà a riprendersi in seguito al primo ko, rimediato allo Stadium per mano del nero azzurro tirrenico Funari. Se gli amarantocelesti non vogliono assolutamente perdere contatto con la vetta, lo stesso vale per il Pomezia che, a Le Muracciole, al cospetto dell’Aranova di Scarfini, quantomeno non deve perdere.
E non può nuovamente capitolare neppure il Roma City che, dopo lo sberleffo patito a via Farsalo, se la deve vedere addirittura con la capolista Monti Prenestini. Momenti quantomeno delicati attanagliano due dei migliori tecnici del Lazio: Gardini e Del Canuto. La Viterbese, orfana ormai anche di Proietti, ha un solo risultato con il Campus Eur al Rocchi ed è facile intuirlo.
Stesso discorso vale per l’Astrea che, al Falcone, chiede strada alla Pro Calcio Tor Sapienza. Al Perugini intriga molto la sfida tra due mister giovani ed estremamente preparati: Chirieletti e Bacchiocchi. La Sorianese, all’indomani del super blitz di via Varrone, auspica una affermazione, mai arrivata dinanzi ai propri sostenitori, contro il tostissimo e già temprato a dovere da dure privazioni Sporting Nuova Florida. Criptica e spumeggiante sulla carta anche la contesa dello Sport Village tra il Salaria del promettente Iannotti e questa fresca Romulea trainata da Decataldo che risulta imprevedibile, velenosa, giustamente intraprendente. Il terzo dei tre scontri clou di giornata, dopo Aranova - Pomezia e Roma City - Monte Prenestini, avrà luogo al Tamagnini dove si affronteranno il Civitavecchia ed il Grifone Gialloverde. Berruti vince da due turni consecutivi ed è lassù ad un passo dall’apoteosi. Castagnari lo appaia in classifica, grazie a sette punti raccolti nelle ultime tre gare. Non siamo ancora a Capodanno, lo champagne non è neanche in frigo ma già saltano allenatori, tra l’altro bravi, come fossero tappi di bottiglie. È diventato un mestiere per temerari quello del tecnico di una squadra di calcio. Chissà se domenica sera sentiremo qualche altro sibilo, tipo colpo secco, anche se poi, alla fine, più che "far festeggiare" tutto ciò fa seriamente riflettere.
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