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Il comunicato

Casal Barriera: la nota societaria dopo la gara con la Tivoli

I gialloverdi esprimono disappunto per la direzione di gara nel match contro i tiburtini

10 Novembre 2025

Il ds Melis

Il ds Melis

In relazione all’ultima gara disputata allo Stadio Giorgio Castelli tra Casal Barriera e Tivoli, il club gialloverde ci tiene a sottolineare il proprio disappunto verso una direzione arbitrale decisamente non all’altezza. In cuor nostro sapevamo di dover affrontare una sfida difficoltosa contro la squadra più attrezzata del campionato, costruita con grandi calciatori per la categoria, che oggi in panchina aveva 7 giocatori che giocherebbero titolari in quasi, se non in tutte, le Eccellenze dei 2 gironi (almeno in quelle che se li possono permettere), ma vederla scivolare via a causa di due, permetteteci di dire enormi, sviste arbitrali è qualcosa di cui siamo sinceramente stanchi. Fortunatamente, a riprova che questa non è una delle tante lamentele che lasciano il tempo che trovano, abbiamo a disposizione le riprese del nostro staff tecnico che evidenziano quanto ciò che è accaduto nell’ultimo turno di campionato non sia sportivamente corretto. Basta anche con la solita frase “purtroppo, come esistono giocatori ‘meno bravi’, ci sono anche arbitri ‘meno bravi’”. La differenza però è che i giocatori “meno bravi” finiscono per giocare nelle categorie inferiori, mentre gli arbitri “meno bravi”, li ritroviamo per i campi tutte le domeniche, anzi ce li mandano anche da fuori regione. Chiediamo rispetto. Rispetto per il Presidente e per gli sforzi economici che fa, dato che è sponsor unico, per tutto lo staff e per tutti i nostri tesserati che fanno enormi sacrifici per allenarsi e scendere in campo la domenica. Chiediamo rispetto per i nostri tifosi che, per aprire una piccola parentesi, nell’ultima trasferta di Formia sono stati portati per dei presunti controlli alla Questura di Terracina nonostante avessero regolarmente acquistato il biglietto d’ingresso online come da disposizione della società ospitante, e a cui è stato proibito l’ingresso allo stadio. Questo non è il primo caso che riportiamo pubblicamente e ce ne sono altri, sempre seguiti da prove video, che potremmo testimoniare. Siamo consapevoli, seppur amareggiati al pensiero, che queste probabilmente resteranno solo parole al vento, ma la speranza che le cose possano cambiare è sempre l’ultima a morire.

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