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L'Aranova accelera, il Pomezia ha ingranato la marcia: sarà corsa a due?
La squadra di Scarfini non perde più un colpo, Colantoni sembra aver trovato la giusta alchimia
Aranova e Pomezia sono alle prime, autentiche, prove di fuga. Daniele Scarfini e Francesco Colantoni, sembrano, in un campionato dove latitano le certezze, aver trovato la quadra giusta. Nel sensazionale percorso intrapreso dall’Aranova c’è un filo conduttore importante col passato. La linea tracciata in maniera sinergica dalla dirigenza e, dalla proprietà, è stata all’insegna della continuità. Sette vittorie, quattro pareggi, nessuna sconfitta; diciotto gol fatti, sette subiti, media punti a partita 1.64. Quella di Scarfini è una squadra lineare, compatta, con una grande condizione atletica ed una spiccata fiducia nei propri mezzi. Colpisce il dato dei tredici gol segnati dai rossoblu nei secondi tempi. L’Aranova è innanzitutto un gruppo forte mentalmente, che non ha mai nascosto le sue virtù ma, al contempo, non ha fatto proclami magari inappropriati e illusori. La strada è lunghissima, tortuosa; per raggiungere alla fine la vetta servono tante componenti ma, il team caro a patron Schiavi ha la pazienza e l’umiltà nel proprio metaforico kit di sopravvivenza. Diverso ma analogo per certi aspetti, il discorso che riguarda il Pomezia.
Per Francesco Colantoni l’inizio ed il prosieguo è stato sicuramente molto più complesso del previsto ma i rossoblù cari a patron Bizzaglia abbondano in talento e il talento si sa, è spesso e volentieri la panacea di tutti i mali. Oggi, il Pomezia ha una sua identità; lo testimonia la reazione rabbiosa e lucida della squadra dopo la sconfitta patita proprio per mano dell’Aranova a Le Muracciole. Da quel momento in poi, elmo, scudo, corazza e spada ben affilata hanno contraddistinto la presenza, potente oltre che regale dei rossoblù, in un girone dove latitano le certezze. Il Pomezia ha una media straordinaria di 2.18 goal a partita. Delle ventiquattro marcature ben sedici sono arrivate nelle riprese. Come l’Aranova anche il Pomezia si specchia, si piace, vive le partite con la certezza di poterle sempre vincere. Il Pomezia gode poi di Alessio Damiani: dodici gol sin qui: è la Venere agli Uffizi. Doveva migliorare nella fase difensiva la squadra di Colantoni e, nelle ultime tre gare vinte, non ha subito reti. Prima e seconda, Aranova e Pomezia ammirano ora un bel panorama. Troveranno trappole ad attenderle, magari cadranno pure come è normale che sia, ma lo spessore mentale e tecnico per primeggiare caratterizzerà entrambe fino all’epilogo. Sono autentiche stelle in un firmamento ancora opaco.
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