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Matricole ma non troppo: Salaria e Sterparo, due favole d'Eccellenza
Le squadre di Iannotti e Fargnoli stanno divertendo si stanno tagliando un ruolo importante da neopromosse
Neopromosse e soprattutto ripescate, Salaria e Sterparo, rispettivamente nona e settima in classifica nei gironi A e B dell’Eccellenza laziale, sono, probabilmente, le favole più liete di questa prima, abbondante porzione, di una stagione che sta entrando, a pieno regime, nella fase centrale. Come il suo allenatore mostrava da giocatore, il Salaria ha un’anima arrembante quanto colorata. Stefano Iannotti per l’appunto, è stato un fantasista sublime, un puro, soprattutto sotto l’aspetto tecnico. Il suo Salaria esprime un calcio piacevole, sfrontato.
I romani hanno una media gol fatti per match pari a 1.42. Sono 17 le reti siglate in 12 gare; tante per una squadra che, innanzitutto, deve provare a mantenere la categoria. Ad oggi, il bomber della squadra, è il classe 2000 Simone Toracchio, autore di 5 reti. Va detto che, i 18 goal incassati sono onestamente troppi ma, i 16 punti conquistati, frutto delle 5 vittorie conseguite, identificano comunque perfettamente il DNA di una compagine destinata a divertirsi e, a far divertire. I bianco rosso blu, ed è un punto in più rilevante a favore, vivono le proprie gare interne nel confortevole e moderno Salaria Sport Village.
Dalle parti di Frosinone spicca lo Sterparo, compagine di Arnara che, nel girone B, ha gli stessi punti del Salaria, 16, ottenuti in 11 gare. Il suo tecnico è Gianni Fargnoli, 45 anni, ex Cervaro e Roccasecca. Gli amarantoceleste hanno perso solo in 3 circostanze e vinto in 4. Il miglior marcatore della squadra, con 4 reti, è il gambiano Sariang Kassama, classe 1999 ex Calangianus (Sardegna). I frusinati, dopo aver perso il 5 Ottobre con la regina attuale Città di Anagni, sono stati protagonisti di una serie si che, attualmente, li vede brillare grazie a 7 risultati utili di fila. In casa, lo Sterparo, assapora le proprie emozioni nell’attraente Stadio Luigi Meroni, nel comune di Ripi: mica male. In conclusione, Salaria e Sterparo, poco conosciute, non vinceranno il campionato ma, il loro onesto e umile percorso, lo porteranno avanti. Squadre costruite razionalmente, guide tecniche improntate alla continuità, percorsi diversi in gironi diversi ma, in fondo, estremamente simili. Mondi paralleli Salaria e Sterparo che si attraggono, cartoline da ritagliare e, gelosamente custodire se è vero che, nel calcio, come nella vita, è nella semplicità che si cela l’autentica felicità.
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