L'INTERVISTA

Massimo Massimi: "Al fianco della Jem's per un progetto ambizioso"

UFFICIO STAMPA JEM'S

La scorsa settimana il presidente della Jem’s Soccer Academy Gianluca Caruso aveva anticipato una delle grandi novità della prossima stagione, quella che riguarda il progetto femminile della società biancorossa. Al fianco della squadra in Eccellenza, infatti, il club di Casal Palocco potrà contare su tutte le categorie del settore giovanile in rosa, con l’obiettivo di sbarcare in Serie C nel giro di pochi anni. Un percorso ambizioso, reso possibile anche dall’intervento di alcuni partner che hanno deciso di affiancare la società in questo cammino. E’ il caso di Massimo Massimi, amministratore dell’azienda Apogeo, che sarà main sponsor del progetto femminile. “La mia azienda si occupa di informatica per le grandi Aziende, di Cybersicurezza per quelle medie e piccole e per i servizi di assistenza remota su piattaforme Linux e Microsoft. È uno dei tanti grandi momenti dell’informatica, quello che stiamo vivendo, e come quasi in tutte le cose, non è il mezzo ad essere pericoloso, ma lo è l’utilizzo che se ne fa. Le frodi informatiche sostituiscono le armi e le rapine e dobbiamo imparare a difenderci. Questa è la realtà che ci troviamo ad affrontare nelle nostre giornate e spesso la fantasia dei male intenzionati supera anche la più fervida immaginazione. Dobbiamo essere sereni e pronti a prevenire ciò che leggiamo tutti i giorni. E’ solo un atteggiamento mentale quello che dobbiamo imparare e che può salvarci. Per il resto, correre dietro ad un pallone, rimane ancora la cosa più bella”. Se in ambito lavorato Massimo Massimi si occupa di sicurezza informatica, sul campo da calcio, quindi, sarà promotore di un percorso ambizioso e stimolante: “Ho sempre avuto un buon rapporto con i dirigenti della Jem’s, anche dopo che mio figlio ha cambiato squadra. Come genitore ho da subito respirato calcio in quell’ambiente. Il covid ha poi dato risalto anche ad aspetti umani che non sempre vengono alla luce. È nata così una relazione fatta di rispetto reciproco e stima. Quando ho saputo del progetto della scuola calcio femminile mi sono sentito quasi in dovere di contribuire con una sponsorizzazione che possa essere fondamentale alla nascita di una novità positiva nel nostro territorio e rivolta ai giovani. Ma allo stesso tempo, egoisticamente devo ammetterlo, anche di soddisfare in qualche modo la mia passione per lo sport ed il calcio in particolare. Il progetto è ambizioso è vero, ma per i nostri ragazzi occorre fare di tutto per mettere in evidenza quei valori che sono sempre più difficili da scovare nelle nuove generazioni, mio figlio incluso”.

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