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l'intervista
12 Febbraio 2016
Mauro Lamattina
Abbiamo parlato con il ds del Villalba, Mauro Lamattina, per fare il punto della situazione sul settore giovanile del club e, più in generale, del percorso di crescita a lungo termine messo a punto dalle parti dell'Ocres Moca e dell'Attilio Ferraris. Il Villalba è uno dei principali poli calcistici di riferimento a nord-est di Roma e i problemi di natura territoriale legati all'influenza di società più blasonate sono reali, ma non costituiranno mai un ostacolo insormontabile per la società tiburtina che continua ad operare seguendo il proprio credo. “E' vero, la nostra è una mentalità operaia. Abbiamo sempre preso ragazzi “semisconosciuti” per formarli – dice Lamattina – poi, come è normale nel calcio, arrivavano squadre più attrezzate e facevano la spesa qui. La cosa frustrante era questa: non riuscire a dare le aspettative di una società più grande di noi. Pesce grande mangia pesce piccolo, è normale che i ragazzi vengano invogliati dalle categorie e dalle strutture dei campi. Da qualche tempo, però, Villalba si è fatta trovare pronta per una serie di situazioni a livello territoriale e nella fattispecie anche comunale. Va detto che il calcio è vittima di se stesso e della crisi attuale – prosegue il ds - con club che ogni anno implodono. La nostra invece resta una società fiorente e la nostra politica è rimasta quella di valorizzare il settore giovanile, cercare di fare le cose in maniera certosina in casa. Non è una coincidenza che in Prima Squadra 15/22 della rosa provengano dal nostro vivaio: questo è il nostro vanto”. Sui campionati dell'agonistica in corso, Lamattina è soddisfatto del lavoro e dei risultati che staff, allenatori e atleti stanno portando a casa: “Ad inizio stagione la priorità era quella di non retrocedere in nessuna categoria. L'unico gruppo in difficoltà al momento è la Juniores, ma vogliamo tirarci su al più presto. La squadra che sta rendendo meglio, invece, sono i '99 secondi in classifica a 2 punti dalla prima e con una gara da recuperare: ho grande fiducia in loro”. A livello personale, infine, il direttore sportivo confessa: “Quest'anno la società mi ha affidato il compito di seguire in prima persona tutti i gruppi di Giovanissimi e Allievi. Per me che sono abituato a relazionarmi con Juniores e Prima Squadra si tratta di una sfida stimolante, anche perché ho a che fare più da vicino con il percorso di crescita dei ragazzi. E' importante che atleti e genitori tengano a mente che siamo una scuola calcio, ma soprattutto siamo una scuola”.
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