Gigino Maturi

Gigino Maturi, il punto sul torneo dei Pulcini 2007 dopo i gironi

Chiusa la fase di qualificazione della kermesse: adesso il via alle sfide ad eliminazione diretta

Dopo i match validi per l’annata dei 2005 e dei quali vi abbiamo reso puntualmente cronaca con una certa immediatezza, nella giornata di ieri, invece, a rivestire il ruolo di attori protagonisti del trofeo di calcio giovanile nazionale, meglio noto ai molti come Memorial “Gigino Maturi”, sono stati i giovani calciatori appartenenti alla categoria dei Pulcini 2007. Come previsto da regolamento, hanno conquistato il passaggio alla fase successiva della competizione le prime compagini di ogni girone, con le seconde che si sono contese il tanto desiderato traguardo mediante lo svolgimento di uno spareggio. Anche qui incontri davvero intensi, caratterizzati dall’espressione massimale di qualità tecniche considerevoli insite in piccoli talenti che, in futuro, sicuramente faranno parlare tantissimo di loro. Festeggiano il raggiungimento dell’obiettivo lo Yoko Village, Sport Village ed Oasi Giugliano. Ciò che colpisce maggiormente di questa sesta edizione del Memorial, però, è la minuziosità eccellente nella cura di ogni minimo dettaglio nelle fasi che contraddistinguono la parte organizzativa. Incredibile il lavoro operato dall’intero staff che, attraverso un costante impegno e lodevoli sforzi, non sta facendo mancare proprio nulla al torneo, rendendolo davvero unico. Da sottolineare la presenza fissa di infermieri a bordo campo, pronti a garantire sempre la sicurezza totale in caso di situazioni potenzialmente minacciose sotto un profilo fisico per i calciatori. Lo scopo è quello di continuare lungo questa strada: «Dobbiamo proseguire così - le parole di Alessandro Vitagliano, volto chiave dell’organizzazione - impegnandoci per il bene di un trofeo a mio avviso straordinario. Le partite, a livello tecnico, sono emozionanti in ogni categoria, ed il merito è delle società protagoniste. Noi cerchiamo di curare tutto con umiltà e serietà, lavorando in maniera compatta attraverso un’ottima organizzazione di base. Ognuno di noi sa perfettamente quello che deve fare. Siamo sulla strada giusta, e non ci resta che proseguire in questa maniera».

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