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l'evento
14 Settembre 2016
Alcuni dei bambini della scuola calcio della Nuova Vjs Velletri © Serangeli Claudio
Quella di ieri, a Velletri e dintorni, è stata una giornata che in molti difficilmente dimenticheranno. Una festa, quella andata in scena nel centro sportivo Maracanà, che ha di fatto alzato il sipario sulla realtà della Nuova Vjs Velletri. Il vuoto lasciato dalla sparizione della storica società veliterna si appresta dunque ad essere riempito. Tutto questo grazie ad un processo di crescita avviato dal presidente Paolo Barbetta e dal socio fondatore Massimo Canini, coadiuvati poi dal Direttore Sportivo Mauro Bernardi, dal Direttore Tecnico Claudio Saccucci e dalla responsabile della segreteria Barbara Mancini.
Ripartire da “zero” La Nuova Vijs Velletri ha scelto di ricominciare dalla base. Ecco dunque che si è scelto di puntare sui bambini, allo stesso tempo motore e benzina di una società che ora sfreccia dritta verso il futuro: “Questo progetto nasce per ricreare una società storica come la Vjs Velletri – ci dice il DS Mauro Bernardi – e riportarla dove merita. Abbiamo così scelto di ripartire dai più piccoli con l'obiettivo però di riformare già dal prossimo anno tutte le categorie agonistiche”. Si riparte dunque da zero. Un numero usato tutt'altro che a caso perchè la scuola calcio della Nuova Vjs Velletri sarà completamente gratuita. Nessun costo quindi per le famiglie dei ragazzi, al momento poco più di un centinaio e nati dal 2004 al 2011, ognuno dei quali ha ricevuto il suo kit personale e che saranno poi seguiti durante la stagione da istruttori qualificati.
Difficoltà Un progetto quindi che va ben oltre il semplice aspetto ludico ma che tocca in maniera decisamente tangibile anche la sfera del sociale. L'obiettivo è infatti quello di aprire le porte a tutti, anche a chi, di norma, non se lo potrebbe permettere. “Cerchiamo di dare la possibilità di venire da noi a tutti – ci conferma Massimo Canini, socio fondatore della società - ci sono tante famiglie in difficoltà e noi facciamo tutto questo per permettere anche ai bambini con i genitori che magari hanno dei problemi economici di venire a giocare a calcio qui da noi, senza preoccuparsi di nulla. Magari quest'anno sarà difficile ma noi andremo avanti ugualmente”. Canini è pronto dunque a non risparmiarsi anche se poi chiude con un pizzico di amarezza: “Devo ammettere che nessuno ci è stato vicino e ancora adesso ci criticano. Dai colori scelti, alla maglia, al nuovo logo... Qualsiasi cosa diventa un pretesto per fare dei commenti che fanno solo del male ai bambini e alle loro famiglie”.
Futuro Nonostante le tante difficoltà però Canini sembra aver ben chiara in mente la strada da seguire: “Siamo qui per far rinascere una realtà storica che non volevamo lasciar sparire. Spero che la scuola calcio gratuita non finisca quest'anno ma bisogna avere l'aiuto di tutti affinchè anche chi ha problemi economici possa giocare a calcio. Io e Paolo Barbetta – il presidente – abbiamo già parlato e vogliamo creare già dal prossimo anno la prima squadra e il settore giovanile agonistico. Non sarà facile, perchè ci saranno tanti costi da gestire, ma proveremo a cercare chi ci potrà aiutare. Una città come Velletri deve avere una Prima Squadra e questa deve avere il nome della Vjs”.
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