Cerca
la denuncia
25 Ottobre 2016
Mauro Lamattina
Uomini messi alla guida di una squadra giovanile non per bravura, ma per capacità di aggregazione; genitori che si improvvisano allenatori per interessi personali; responsabili tecnici che tengono sotto scacco le società con la minaccia di smantellare la rosa in caso di mancata conferma sulla panchina. Da una normale chiacchierata con Mauro Lamattina, direttore sportivo del Villalba Calcio, viene a galla uno dei malcostumi dello sport più amato da adulti e bambini: il fenomeno della “migrazione”. Dietro le quinte del calcio giovanile succedono tante cose – gli addetti ai lavori lo sanno bene – e negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede l'abitudine, da parte di molti allenatori, di mobilitare da una società all'altra gruppi di atleti di tutte le età per scopi personali. In altre parole: dalle nostre parti c'è qualcuno che fa calcio non per passione, ma per secondi fini. Questa è la denuncia del ds tiburtino, che lancia l'allarme: “Bisogna contrastare questo fenomeno per tanti motivi, primo fra tutti la salvaguardia della professionalità di questo settore. Spesso e volentieri tali personaggi sono totalmente incompetenti e non dispongono neanche del tesserino FIGC per allenare”. Lamattina, poi, sposta l'attenzione su un'altra questione: “Così facendo si recano solo danni alle società e soprattutto ai ragazzi, che rischiano di andare incontro a problemi fisici proprio per la non professionalità dei metodi di lavoro di questi finti allenatori”. E la denuncia, infine, si trasforma in invito: “ Mi rivolgo ai club della nostra regione: tutto ciò va fermato, perché questo non è calcio”. L' SOS, dunque, è stato inviato: riceverà una risposta?
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni