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L'INTERVISTA

Casilina, Andreozzi racconta il progetto firmato Carpi Academy

Il direttore tecnico della scuola calcio illustra il programma per i giovani appena iniziato

14 Settembre 2017

Casilina, Andreozzi racconta il progetto firmato Carpi Academy

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Il responsabile tecnico della scuola calcio Daniele Andreozzi

Il Casilina Calcio riparte dai giovani. Durante l'estate il club rossoblù ha realizzato un'autentica rifondazione incentrata proprio sulle generazioni future. Un lavoro che va via via intensificandosi, sempre sfruttando l'importante contributo della Carpi Football Academy che segue costante la società romana. A raccontarci queste prime giornate di sport è proprio il direttore tecnico della Carpi Academy Daniele Andreozzi, approdato in estate al Casilina come responsabile della scuola calcio: “Questa settimana abbiamo avviato l'anno sportivo all'insegna di questo nuovo progetto. Già nella prima giornata di allenamenti abbiamo riscontrato da subito una risposta sorprendente, con più di 70 ragazzi di varie età che hanno partecipato alle nostre attività. Siamo molto contenti. Ci ha fatto piacere anche accogliere tutte le famiglie, con le quali vogliamo fare conoscenza per accompagnarle al meglio durante tutta la stagione. Abbiamo visto in campo le varie categorie di giovani, dai 2006 ai 2011, che da oggi andranno a distribuirsi per gruppi e giornate di lavoro.”

Un'annata spartiacque visto il progetto nato dal sodalizio Casilina-Carpi: “Da quest'anno il Casilina è stato investito dalla Carpi Accademy di una responsabilità molto grande. Dalla direzione abbiamo deciso di intervenire direttamente, in prima persona con la mia figura, per cercare di testarne le potenzialità dell'area formazione per poter poi verificare se ci sia la possibilità di replicare lo stesso esempio su altre società. Cercheremo di strutturare il lavoro su incontri mensili con lo staff degli allenatori, che avranno a disposizione, come tutte le famiglie iscritte, anche la nuova biblioteca interna disponibile tutto l'anno. In più ci concentreremo sullo sviluppo degli aspetti comunicativi che riguardano il lavoro con i giovani. Vogliamo sviluppare al meglio le capacità di ogni istruttore, cercando di indirizzare anche quei giovani studenti che vogliono fare dell'istruzione sportiva la loro professione. L'interazione tra le varie figure dello staff e la comunicazione con le famiglie è una delle cose che ci sta più a cuore. Vedere bambini che girano per il centro sportivo a testa bassa è una di quelle cose che non vorremmo mai vedere. Quindi cercheremo di creare un'atmosfera ideale per divertirsi e praticare sport. C'è molto lavoro da fare ma il potenziale c'è e come i buoni presupposti. Quest'anno i ragazzi del Casilina hanno la grande possibilità di rappresentare un esempio per molte altre realtà. Questa sperimentazione può porre le basi per un progetto mirato allo sviluppo di società dilettantistiche sullo stampo di quelle professionistiche.”






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