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l'intervista
13 Ottobre 2017
Ad Ottavia arriva il Calcio Ritmico di Fulvio Casadei
L'Ottavia è una società che sta crescendo tantissimo negli ultimi anni: dal nuovo manto in sintetico dell'Ivo di Marco, alle categorie conquistate sia con prima squadra che con compagini giovanili, fino al completamento dell'organigramma societario e tecnico con l'introduzione di nuove figure specializzate. L'ultima novità in quel di via delle Canossiane, in questo senso, è l'ingresso di Fulvio Casadei, istruttore per bambini che ha portato al servizio della scuola calcio azzurra il suo Calcio Ritmico (Pagina facebook ufficiale: Calcio Ritmico).
Fulvio, come ti sei specializzato in questa particolare disciplina? “Da circa 15 anni svolgo l’attività di istruttore per bambini dai 6 ai 12 anni collaborando, dal 2001 ad oggi, con diverse società di Roma come il C.O.R. 2005, la GEA Academy, l'Atletico Manè (fondata e diretta dal sottoscritto), la Nuova Tor Tre Teste, l’Urbetevere, per arrivare alle collaborazioni attuali con il Villa Flaminia, La Scuola Calcio a Misura di Bambino e l'Ottavia. Già a partire dalle prime esperienze in qualità di istruttore scuola calcio, ho deciso di dedicarmi allo studio e sperimentazione (teorica e pratica) di un metodo d’allenamento su base ritmica che ho deciso di denominare Calcio Ritmico”.
In cosa consiste la tua tipologia d'allenamento ritmico? “Gli allenamenti di Calcio Ritmico sono caratterizzati dall’alternanza di esercizi tecnici e coordinativi all’interno di una struttura ad orologio, di almeno 2/4 stazioni di allenamento, che permette a tutti i bambini di essere sempre in movimento e di dover passare da esercizi e stimoli diversi in pochi secondi in maniera continuativa. Nelle varie stazioni viene usata moltissimo la psicocinetica per stimolare il bambino al gioco-pensiero: viene imposto dall’esterno, anche se a fasi alterne e attraverso l’uso di un tamburello, un ritmo che i bambini dovranno seguire e rispettare mentre controllano le fasi di coordinamento motorio e perfezionamento tecnico. Il sistema progressivo con il quale viene strutturata la programmazione annuale, consente di alzare ogni volta l’asticella creando nel bambino la capacità di trovare liberamente, anche se all’interno di un tempo definito, il modo più efficace di arrivare, con la giusta tempistica, all’obiettivo dell’esercizio proposto. Proprio questa esperienza dà la possibilità all’allievo di trasformare continuamente il proprio gesto tecnico ed il movimento del corpo in ogni situazione di gioco: è nel momento in cui il bambino riesce a gestire più varianti e situazioni contemporaneamente durante la fase di gioco, che il Calcio Ritmico inizia a raccogliere i frutti e le peculiarità della propria proposta di allenamento”.
Che benefici dà il Calcio Ritmico ai giocatori? “La tipologia di allenamento che ho l’onore di portare in giro per i campi, sembrerebbe prettamente mirata all’insegnamento della ritmizzazione (una tra le capacità coordinative), ma fortunatamente va ad abbracciare molti più aspetti come ad esempio: l’incremento della concentrazione, un maggior senso della disciplina e di appartenenza ad un gruppo, l’interiorizzazione del ritmo in tutte le sue forme, l’incremento del bagaglio tecnico coordinativo, il perfezionamento degli schemi motori di base, la reattività, il perfezionamento squisitamente tecnico con il pallone e la capacità di saper imporre il proprio ritmo biologico o adattarsi ad uno imposto dall’esterno”.
Quanto è importante nella crescita globale di un atleta? “Ho sempre ritenuto il ritmo un elemento fondamentale nella preparazione allo sport di ogni bambino o ragazzo in fase evolutiva. In questi anni ho compreso quanto siano infinite le possibilità che abbiamo, usando il ritmo, di insegnare, migliorare e perfezionare le capacità tecnico/coordinative, trasmettendo attraverso proposte prettamente ludiche anche quell’ordine disciplinare nel comportamento, nella predisposizione al sacrificio che ogni sport dovrebbe donare come esempio ai giovani. E’ altrettanto importante evidenziare come, credo, non esista un metodo unico ed indiscutibile per allenare le diverse fasce d’età comprese nell’iter 'scuola calcio', ma sostengo che debbano esistere più metodi e programmazioni all’interno di uno stesso percorso 'scuola calcio', le quali vadano realmente ad incidere sulle capacità in continua evoluzione dei bambini dai 6 ai 12 anni. E’ per questo che il mio metodo diventa molto efficace, se inserito come un momento della programmazione settimanale: esso non rappresenta la soluzione per risolvere tutti i limiti tecnico/coordinativi che i bambini presentano nel loro bagaglio personale. A conclusione di questi concetti generali, mi piace sottolineare come questa metodologia che sembrerebbe innovativa rispetto ai metodi più tradizionali, a mio modesto avviso sia solo un punto meraviglioso di partenza per spingersi oltre, per centrare quegli obiettivi che spesso vengono visti come un miraggio per i più piccoli, ma che lavorando con dedizione possono diventare realtà”.
Come ti sei trovato a lavorare all'Ottavia? ?”Sono orgoglioso di essere all’Ottavia, per l’importanza della società nel panorama regionale ma soprattutto in quanto ho trovato il giusto entusiasmo e coraggio nell’intraprendere quest’avventura, dedicandola alle categorie secondo me più delicate ed importanti, quelle dei Piccoli Amici e Primi Calci. Questo metodo espone i bambini ad incontrare costantemente i propri limiti ed a farli uscire fuori con grande facilità: è proprio per questo che l’energia e l’entusiasmo della società nell’appoggiare questo tipo di iniziative è fondamentale. Qui ci sono persone che vogliono lavorare sodo per migliorare veramente le capacità dei propri iscritti attraverso progetti come questo e tanti altri, non speculando sull’entusiasmo di bambini e genitori per riuscire a vendere un prodotto 'scuola calcio' fine a se stesso, come purtroppo a volte o troppo spesso capita nel settore. Per questo e tanti altri motivi ringrazio tutta la Dirigenza e sono certo che farò di tutto per ripagare sul campo la grande fiducia che ho fin da subito avvertito e che sarà la fiamma fondamentale per accendere l’entusiasmo di bambini e genitori verso il Calcio Ritmico”.
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