Cerca
Lo sfogo
30 Ottobre 2017
Leonardo Ranieri
Leonardo Ranieri è stanco. Stanco dell'andazzo di certe cose nel mondo dello sport dilettantistico, di quello che è, secondo il suo modo di vedere, un mero navigare a vista, se non un andare alla deriva. Ma andiamo con ordine. Il direttore sportivo del Giardinetti Garbatella ci tiene anzitutto a chiarire la posizione del club, dopo gli incresciosi fatti accaduti a margine della sfida tra Campus Eur e Giardinetti Garbatella, categoria Allievi Fascia B. Fatti descritti fra l'altro dal direttore editoriale di Gazzetta Regionale Nicola Cavaliere nell'editoriale presente nell'edizione odierna (consultabile anche qui). "Quella gara è un simbolo della situazione attuale, potrei dire. Ma la priorità per me è fare chiarezza: il Giardinetti Garbatella nella gara di sabato ha mostrato, come di consueto, un comportamento corretto da parte dei suoi tesserati, nei confronti degli avversari come dell'arbitro. Sia io che l'allenatore siamo stati, a mio parere, erroneamente allontanati dalla direttrice di gara. Stavamo solo chiedendo spiegazioni. Ma a prescindere da questo noi dobbiamo aiutare gli arbitri, per carità, questo è sacrosanto. E il nostro rispetto nei loro confronti non si deve discutere." Sugli episodi in tribuna: "Noi prendiamo assolutamente le distanze da quella che è, semplicemente, l'esternazione vergognosa di un singolo. Riguardo questo fatto prenderemo provvedimenti, parleremo con il genitore riguardo quanto accaduto. Ma desideriamo tutelare con fermezza la restante parte dei nostri sostenitori, assolutamente incolpevole: sto sentendo in alcune trasmissioni televisive associare il nostro nome a questi fatti più del dovuto. Non vogliamo che si crei una cassa di risonanza ingiustificata, come i recenti avvenimenti accaduti intorno alla Lazio, dove per colpa di un gesto di pochi, si continua a parlare e a insistere sull'intera tifoseria e società. Il Giardinetti Garbatella risponde dell'operato dei suoi tesserati, che sabato come sempre sinora, si è rivelato impeccabile. Arbitri donna? Personalmente io non faccio distinzioni di sesso. Quando si entra in campo queste cose non esistono e in ogni caso il direttore di gara va rispettato e aiutato." Leonardo Ranieri lancia un appello all'AIA: "Sarebbe bello e molto utile poter organizzare degli incontri tra arbitri ed esponenti delle società. Sarebbe una grande opportunità di confronto e un modo per avvicinarsi concretamente. Questo perché credo che, vista l'importanza dell'organo arbitrale e di quello composto dai club, sarebbe auspicabile un'interazione maggiore fra le parti. Una scelta del genere, un avvicinamento di questo tipo sarebbe d'aiuto e credo gioverebbe al movimento. Un movimento che ora soffre, in ciascuna sua sfera, che si parli di dirigenti e direttori sportivi senza scrupoli, di atleti senza la cultura del sacrificio, di arbitri protagonisti e via dicendo. Non è una bella situazione quella attuale. Ho persino ricevuto minacce da parte di ignoti, perpetrate attraverso apparecchi telefonici non rintracciabili, riguardo il non prendere un particolare giocatore, per esempio. Ecco, è questo l'ambiente in cui il calcio dilettantistico attuale si muove, vive e respira. E andrà sempre peggio. Bisogna assolutamente iniziare un processo di cambiamento, non c'è altra scelta."
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni