L'INTERVISTA
Ladispoli, Dolente tuona: “Siamo unici, ma ci snobbano”
Il responsabile del settore giovanile tirrenico richiama l'attenzione sul suo vivaio, mentre dal campo arrivano solo riconoscimenti
Una mosca rossoblù. Ancora un'annata da incorniciare per il Ladispoli, società che ormai da anni si distingue per la capacità di sfruttare al meglio le possibilità offerte dal proprio bacino d'utenza. Il piccolo club tirrenico infatti ha avviato alla grande anche la stagione 2017/2018, con un bilancio ampiamente positivo per l'intero settore giovanile.
“I vari campionati stanno confermando come la nostra società riesca ancora a confermarsi per efficienza e unicità – ci ricorda il responsabile del settore giovanile dell' US Ladispoli Claudio Dolente – infatti le varie squadre stanno andando molto bene. In particolar modo i Giovanissimi Elite, allenati da mister Civero, stanno mettendo in mostra tutte le loro qualità. Sono un gruppo che ho formato lo scorso anno e siamo risusciti a portare avanti al completo con qualche innesto. Credo sia una squadra che possa rimanere al vertice fino in fondo. Mi ricorda tanto il collettivo del 1997, che riusci a centrare la finale e la vittoria del titolo regionale nel 2012. Anche gli Allievi Fascia B allenati da mister Michele Micheli non stanno facendo male, anche se hanno perso qualche sfida sfortunata. Anche per loro intravedo un futuro roseo. Forse dagli Allievi Elite ci aspettavamo qualcosa in più, ma sono stati comunque condizionati da varie vicissitudini. Speriamo di rimetterci presto in carreggiata con loro ma credo che non avranno molti problemi a farlo.”
Dolente giunto ormai al ventesimo anniversario di matrimonio con i colori rossoblù. Quest'anno il tecnico tirrenico ha scelto ancora di accompagnare i calciatori più giovani, i Giovanissimi Fascia B:
“Ancora mi piace stare in campo. Questa è la categoria più difficile da allenare a mio avviso, poiché i bambini provenienti dalla scuola calcio vengono catapultati nel calcio giovanile, a giocare per la prima volta a undici, in campionati d'elite e messi per giunta a confronto con squadre del calibro di Roma o altre società blasonate. Va dedicata loro la giusta attenzione.”
Ladispoli che si conferma quindi un vivaio estremamente produttivo. Il club tirrenico infatti si segnala come l'unico paese di provincia ad avere tutte le formazioni d'Elite, oltretutto tra le prime 10 posizioni nei rispettivi gironi:
“Le attenzioni che continuano a rivolgere in casa nostra diversi club professionistici sono una conferma del lavoro svolto. Galletti e Avolio, andati questa settimana in prova rispettivamente all'Entella e al Perugia, sono soltanto l'ultimo esempio. É sempre sbagliato fare nomi, ma i numeri di queste prime giornate segnalano l'attaccante dei Giovanissimi Alessandro Colace, proveniente dall'Urbetevere, come il secondo cannoniere del suo girone – e Dolente ne approfitta per togliersi un sasso dallo scarpino – sembra strano come tutto questo non venga tenuto in considerazione da chi seleziona le rappresentative. A Ladispoli da anni non suscitiamo l'interesse dei media, fatta eccezione per voi di Gazzetta Regionale. Capisco che Roma abbia più appeal da questo punto di vista. A quanto pare, anche agli occhi del selezionatore a Ladispoli non c'è nulla di interessante, o forse hanno semplicemente qualcosa che non va con noi. Per quanto ci riguarda siamo orgogliosi del lavoro svolto. Borrelli e La Pietra in estate hanno saputo, ancora una volta, sfruttare nel miglior modo possibile il nostro bacino d'utenza. Sono i numeri a dirlo, non io.”
Un Ladispoli che potrebbe fare ancora qualche passo avanti:
“Le nostre possibilità sono limitate sia dal territorio circoscritto che dalle spese sostenute per la prima squadra, che rimane un investimento importante per la società. Però nonostante questo rimaniamo uno dei pochi paesi a mantenere, ormai da anni, tutte le categorie d'Elite. Solo a Roma ci riescono. Sviluppando una classifica ipotetica ci segnaleremo tra i primi. Questo è il miglior riconoscimento per noi e l'obiettivo è mantenere il trend. Il massimo, ad oggi, sarebbe raggiungere qualche finale regionale. Per il futuro mi auguro che un'eventuale promozione della prima squadra e un miglioramento del nuovo impianto possano far crescere ancora le nostre possibilità. Presto le cose potrebbero anche migliorare.”