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L'intervista
17 Novembre 2017
Stefano Marinelli
All'alba della decima giornata di campionato per la maggior parte dei tornei, è tempo di fare i primi bilanci di questo inizio di stagione in casa Campus Eur. Ne abbiamo parlato con il direttore sportivo, Stefano Marinelli: “Diciamo che è stato un avvio un po' movimentato, anche rivolgendo lo sguardo ai cambiamenti operati nel nostro staff tecnico. Sono state affrontate difficoltà un po' da tutte le nostre squadre, anche a causa della situazione del campo, ed è giusto dare attenuanti. Riteniamo che Massimo Izzi sia la persona giusta per guidare i classe 2001, mentre con Marco (Bernardini, ndr) abbiamo deciso di comune accordo, per far sì che non fosse un impegno troppo pesante, considerando anche il lavoro privato, di prendere un volto nuovo come quello di Mussoni per avere un solo tecnico per ciascuna squadra. Credo sia stata un'ottima decisione. Ora Bernardini ha a disposizione una squadra nuova e di prospettiva, su cui può lavorare bene, costruire e dargli la propria impronta (i 2003, ndr), mentre per quanto riguarda Alessandro Mussoni: non è di certo un allenatore cui servono tante presentazioni.” Con il ds abbiamo commentato tutte i gruppi del Campus Eur: “La Juniores per me è una squadra forte, ma la rinforzeremo. Già ci stiamo muovendo in tal senso. Gli Allievi Elite hanno grandi doti, ma credo abbiano bisogno di lavorare sotto l'aspetto caratteriale. Massimo Izzi è un tecnico che non solo ci sa fare da questo punto di vista, ma ha anche il vantaggio di conoscere buona parte di loro. E certi risultati, come la grande impresa con la Tor Tre Teste, non fanno altro che rafforzare queste opinioni. Gli Allievi Fascia B, lo sappiamo e lo diciamo dall'inizio della stagione, potenzialmente, come qualità, sono il nostro fiore all'occhiello. E' una questione di testa, semplicemente: questa squadra ha pareggiato molte, troppe partite. Sono lì i punti che mancano e per questo non posso dirmi preoccupato. Il valore del gruppo non si discute e siamo certi che Mussoni svolgerà un ottimo lavoro con loro.” In conclusione, i due gruppi Giovanissimi. “I classe 2003 mi sorprendono in un certo senso. Pensavo che le loro doti sarebbero emerse più in là, considerando i grandi cambiamenti operati sull'organico. Invece, basta vedere gli ultimi esiti, vengono da tre risultati utili consecutivi. Con Marco Bernardini stanno iniziando un grande lavoro. I 2004? E' chiaro, devono crescere tanto ma stanno dimostrando la loro forza, essendo i primi del girone nei Regionali. Riprendere l'Elite? Gli obiettivi li fissiamo con il passare del tempo, ora è troppo presto. Non possiamo far altro che augurare a Fabrizio Pecci e ai suoi ragazzi di continuare il lavoro fantastico che stanno facendo. Il loro punto di forza è l'affiatamento. E quando si è uniti, ce la si può giocare con tutti.”
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