il caso
Antisemitismo, sei squalifiche. Il Grifone: "Siamo sbalorditi"
Arrivano i provvedimenti dopo la foto di Anna Frank con la maglia dell'Atletico Vescovio. Sanzioni per i ragazzi e responsabilità oggettiva della società
Una brutta storia quella emersa solo negli ultimi giorni, che ha come protagonisti in negativo alcuni giovani tesserati dell'ASD Grifone Gialloverde. "Comportamento discriminatorio, dal chiaro intento antisemita" si legge nel comunicato ufficiale N. 150/AA della FIGC, che ha deciso di prendere seri provvedimenti e di squalificare i sei ragazzi coinvolti, punendo inoltre anche la società Grifone Gialloverde. Ma andiamo con ordine.
I fatti. In data 28 ottobre 2017, uno dei tesserati gialloverdi pubblica attraverso il social network Instagram una foto ritraente l'effige di Anna Frank che indossa la maglia dell'Atletico Vescovio con tanto di didascalia Nè Roma, nè Lazio: Anna Frank è dell'Atletico Vescovio. L'autore del post condivide tale pubblicazione con cinque compagni di squadra. La foto viene notata e, dopo un breve lasso di tempo, rimossa. Ma è tardi per rimediare a questa sciocchezza. Qualcuno ha già salvato l'immagine e fatto partire la denuncia alla Procura Federale che, eseguiti i dovuti accertamenti, fa scattare i provvedimenti.
Squalifiche e responsabilità. La sanzione per il ragazzo che ha divulgato la foto è di quelle esemplari: 8 mesi di squalifica, anche se la richiesta iniziale prima del patteggiamento era di un anno. Per gli altri cinque, rei di non essersi dissociati dal messaggio antisemita espresso con la suddetta immagine, tre turni di stop in campionato. Non la passa liscia neanche il Grifone Gialloverde, multato per "responsabilità oggettiva" in quanto società alla quale appartenevano i soggetti.
Reazioni. "Sbalorditi dalla responsabilità oggettiva del nostro club", il commento del Grifone tramite le parole di Gennaro De Rosa, responsabile della scuola calcio gialloverde. "Di fronte all'evidenza dei fatti - ha continuato e concluso De Rosa - abbiamo preso provvedimenti disciplinari nei confronti dei nostri tesserati, che sono stati sospesi dalle attività. Tuttavia, abbiamo deciso di supportarli nell'iter legale e di patteggiare, pagando la multa".