l'intervista
Pro Roma, Latini: “Buon lavoro, con quasi tutte le categorie”
Il direttore tecnico giallorosso fa un primo bilancio sul percorso del settore giovanile
Stiamo giungendo alla conclusione di un’altra stagione calcistica e quindi è quasi arrivato il momento di tirare le somme, dando un giudizio al lavoro svolto. In casa Pro Roma, il direttore tecnico Latini e il presidente Pascucci staranno pensando sicuramente a quest’aspetto. Proprio il direttore Mario Latini ha parlato dell’anno calcistico che sta per volgere al suo termine: “Stiamo facendo un buon lavoro, con quasi tutte le categorie. L’unico neo credo sia il gruppo dei 2002: credevamo di aver fatto bene nella composizione della rosa, ma poi sono sorte difficoltà”. La classifica, infatti, parla chiaro: la squadra militante nel campionato Allievi Fascia B Elite è ultima in classifica a 6 punti, ma già si pensa al futuro: “Per quanto riguarda gli altri gruppi possiamo essere soddisfatti e questa è una notizia che ci fa ben sperare per i prossimi anni. Stiamo lavorando anche per mantenere altre categorie, come quella regionale dei 2004: nell’ultima fase di stagione qualche ragazzo dei provinciali passerà con questo gruppo per dare una mano”.
Dunque, il bilancio è abbastanza positivo, ancor di più se si pensa alla prima squadra e alla categoria Juniores: “I ragazzi di Damiani sono secondi in classifica, in Promozione, ed è sicuramente un buon risultato. Stessa sorte tocca alla Juniores, che nel proprio girone ha davanti solo il Tor di Quinto” ha detto Latini, che poi ha proseguito così: “Anche se non di mia competenza, posso parlar bene della scuola calcio, che è fondamentale per un club come il nostro. Cercheremo il più possibile di lavorare con i nostri giovani calciatori, affinché un giorno possano darci delle belle soddisfazioni nelle categorie dell’agonistica”, come stanno facendo altri ragazzi, tra i quali c’è qualcuno che sta mettendosi in luce più di altri: “Far nomi sarebbe scorretto, ma ci sono alcuni elementi che potranno fare il salto nei professionisti”.