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Memorial Costa
11 Maggio 2018
Il VII Memorial Simone Costa è ormai alle porte. Ieri pomeriggio alle ore 18 al Garbaglia si è tenuta la conferenza di presentazione dell’ambito torneo e noi della Gazzetta non potevamo proprio mancare. All’incontro hanno parlato di fronte a tutti i rappresentati delle società che gareggeranno nel nome di Simone il Presidente Munaretto, Stefano Costa, padre di Simone e Vicepresidente del settore giovanile, e De Nicolo, il direttore generale del Fiumicino. Ad aprire la conferenza è proprio quest'ultimo che, dopo le raccomandazioni di rito, ci spiega come si svolgerà il Memorial: “Il torneo inizierà il 21 maggio andando avanti fino al 16 di giugno, quando si disputeranno le finali. Per tutte le categorie, dai 2006 ai 2010, è articolato in quattro gironi composti da quattro squadre e prevede la qualificazione di due squadre per gruppo alle fasi finali, che partiranno quindi dai quarti a cui seguiranno chiaramente semifinale e finale. Quest’anno saranno circa 190 partite in totale e per questo ci sarà richiesto e richiediamo un grande sforzo a tutte le società”, poi continua parlando della festa prevista per le squadre finaliste, “alcuni già lo sanno perché hanno partecipato alle precedenti edizioni, ma comunque ci tengo a ricordare che in occasione delle finali si terrà una festa aperta a tutte le squadre che avranno la fortuna di giocare il match più importante del torneo. Quest'anno abbiamo deciso di disputare le partite finali di sera, ancora non sono stati decisi gli orari esatti, ma vi anticipiamo che saranno nella fascia oraria tra le 18.30 e le 20.30”. Da qui la parola passa al presidente Munaretto che ci tiene a sottolineare l'importanza ed i motivi che portano la società Fiumicino a svolgere il Memorial Costa: “Per prima cosa vorrei ringraziare tutte le società presenti e che parteciperanno con il cuore alla competizione; poi credo che sia doveroso ricordare che questo torneo, giunto ormai alla settima edizione, si svolge in memoria di un ragazzo, Simone Costa, a seguito della sua scomparsa. Simone era un ragazzo appassionato di questo sport e giocava appunto con noi del Fiumicino. La sua morte arriva in un giorno come un altro a seguito di un atto di violenza tra ragazzi. Uno schiaffo, una parola di troppo, come troppo spesso accade anche in campo, che purtroppo si sono trasformati in una tragedia. Noi abbiamo fatto di questo torneo le fondamenta del Fiumicino Calcio cercando di insegnare ad i ragazzi che con la violenza non si deve scherzare e lo stampiamo sulle nostre maglie da 7 anni a questa parte. Teniamo così tanto alla competizione perché deve servire da monito ed inoltre fa in modo che tragedie come queste lascino qualcosa di positivo. Ho apprezzato sin da subito la forza di Stefano che è diventato un esempio per tutti noi” - poi continua - “Ogni edizione diventa sempre più bella per noi e scandisce la fine della stagione e l'inizio di un'altra, come dico sempre si tratta del ‘Capodanno del Fiumicino’. È un'occasione che ci riempie di gioia e di gratitudine, anche verso i vari partecipanti. Quindi buon divertimento ed in bocca al lupo a tutti!”. Infine è il turno di Stefano Costa, che con le sue toccanti parole arriva dritto al cuore di tutti i presenti in sala conferenze "Mi presento, sono Stefano, il papà di Simone, il papà del ragazzo per il quale ci impegnamo ogni anno a fare questo torneo affinché i bambini ed i ragazzi possano divertirsi in uno spirito di sana lealtà sportiva. Di solito prima delle partite faccio il giro degli spogliatoi per esortare questi ragazzi a voler vincere perché altrimenti non sarebbe un vero torneo. Un mio carissimo amico una volta mi disse una frase che mi tengo sempre stretta: ‘non ridere del dolore, ma nel dolore trova un sorriso’. Abbiamo costruito tutto questo per un semplice motivo, perché mio figlio giocava su questi campi, ed io come ogni genitore amavo vederlo correre e divertirsi in queste occasioni; oggi un cosa che mi fa stare meglio è vedere lottare i ragazzi sul manto erboso in nome di mio figlio in un torneo che noi riteniamo adeguato alla loro formazione. Ormai più di 5000 ragazzi hanno partecipato e sono certo che ognuno di loro porta con sé un bel ricordo e di questo sono onorato. È un impegno che ci gratifica, che ci permette di andare avanti; un impegno che viviamo in casa nostra in quella che è la nostra famiglia. I bambini hanno bisogno di sport, hanno bisogno di frequentare dei luoghi sani e di crescere con degli adulti che gli insegnano cose positive e per questo dobbiamo cercare di distogliere i ragazzi dal mero risultato sportivo facendogli vivere un mese di condivisione di un progetto che li fa stare bene insieme e poi come sempre che vinca il migliore! Ringrazio tutti voi, avremo modo di vederci per tutto il mese e di condividere insieme quello che per la mia famiglia è vero e proprio ossigeno, il sorriso dei vostri figli”.
A fine conferenza abbiamo voluto dare spazio anche alla mamma di Simone, la signora Micaela che con le sue dolci parole ricorda Simone e ringrazia l'associazione a lui dedicata ‘We Love Simone’: “Oltre a ringraziare tutte le persone che mi sono vicine e che organizzano con tanto impegno questo Memorial, vorrei ringraziare mio figlio Simone che mi ha dato tante emozioni sia quando era qui con noi, ma anche adesso che non c'è più. Anche se la vita va avanti e bisogna continuare a vivere e a sorridere, questo non vuol dire che noi non lo portiamo sempre nel nostro cuore o che ci siamo dimenticati di lui, lo amiamo sempre di più, di più, di più!”.
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