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L'intervista

Campus Eur, Coppola: "Sta nascendo qualcosa di grande"

Nicola, direttore del club del lungotevere Dante, esprime le sue impressioni sul momento attuale: si lavora su tutti i fronti

01 Giugno 2018

Nicola Coppola

Nicola Coppola

Nicola CoppolaCi si prepara per l'anno zero, l'anno della svolta. In attesa di scoprire l'organigramma tecnico del prossimo anno, sono già state ufficializzate le prime, nuove figure che arricchiranno il Campus Eur, stratificandolo e potenziandolo in modo capillare. Dopo le interviste fatte a Placido e Morezzi, rispettivamente, responsabile dell'agonistica e responsabile della scuola calcio, abbiamo raccolto le impressioni sul Campus Eur che sta nascendo da Nicola Coppola. “Siamo molto soddisfatti, i nuovi arrivati si sono messi da subito all'opera con entusiasmo e voglia di fare. Abbiamo tanto da fare: dobbiamo costruire le squadre per la prossima stagione, dobbiamo ristrutturare il nostro settore dell'attività di base: stiamo respirando un bel clima, c'è elettricità nell'aria. Placido? Non lo conoscevo dal punto di vista lavorativo, lo sto scoprendo adesso, giorno dopo giorno. Si tratta di un ragazzo preparato e meticoloso in quello fa. Sto scoprendo una persona che, nonostante la giovane età, si sta dimostrando di grande esperienza e competenza. Si sa muovere in questo ambiente e negli scorsi anni ha dimostrato di poter fare bene. Morezzi? Viene dall'Isef, anche qui stiamo parlando di una persona estremamente preparata, ma con la freschezza di idee data dalla sua giovane età. Ho visto che nella sua intervista ha puntato l'attenzione sulla consapevolezza del bambino riguardo il proprio corpo, sulla correttezza dei movimenti e sulla coordinazione. Sono contento: è proprio questo l'indirizzo che vogliamo dare alla nostra scuola calcio, una grande attenzione nei riguardi del bambino a 360 gradi.” C'è tanto a bollire in pentola, sta nascendo qualcosa di grande. “Vogliamo dar vita a un progetto di rilievo, dandoci come tempo tre anni per vedere dove possiamo arrivare. La collaborazione tra queste nuove figure, il vicendevole rispetto dei ruoli, il lavoro duro, la condivisione, il campo nuovo, le motivazioni di ognuno: sono queste alcune delle componenti basilari dell'ambiente che vogliamo costruire.” Sembra che manchi solo una cosa a questo “rinascente” Campus Eur: l'identità. “Da tempo dico che il senso d'appartenenza, lo stile Campus Eur, una volta era forte, poi è andato un po' calando. Vogliamo ricostruirlo con forza, è fondamentale. Il nostro obiettivo è arrivare a un punto in cui la gente possa essere orgogliosa di far parte di questa bella società, di questa famiglia, senza desiderare andare da altre parti. Ci vorrà tempo, ma vedo tutti i migliori presupposti per realizzare tutto questo.”

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