Cerca
la denuncia
08 Giugno 2018
Fabrizio Stazi
L'arrivo di Giugno ha portato con sé nuove polemiche. Come ogni anno, infatti, è partita la "battaglia" per la formazione delle rose e sappiamo tutti come funziona. Messaggini, chiamate dirette, mandati per conto di tizio o caio. Tutti stratagemmi più o meno leciti con lo scopo di formare "la squadra più forte". Con il passare degli anni, però, la situazione sembra essere sfuggita di mano. Lo conferma Fabrizio Stazi, Direttore Generale e Responsabile della Scuola Calcio dell’Urbetevere, che ha deciso di denunciare un fatto increscioso: "Per convincere i ragazzi a muoversi, le società stanno cominciando ad offrire un compenso economico ai giocatori. Io dico basta!". Il dirigente di via della Pisana non ci sta: "Già lo scorso anno era capitato, ma adesso siamo arrivati al limite - continua Fabrizio Stazi - Alcuni genitori che sono venuti a fare i colloqui da noi sono stati contattati da una società in particolare la quale è arrivata a proporre 300 euro di rimborso mensile al giocatore più altri benefit che eticamente noi, e molti altri club, neanche ci azzardiamo a sottoporre. Nel settore giovanile credo siano più importanti i programmi di crescita, l'ambiente, la programmazione, piuttosto che la pecunia".
Quindi, ricapitolando: stando a quanto denuncia Stazi, per convincere un giocatore, una società chiama un genitore, propone a tutti gli effetti un rimborso economico mensile al figlio, nella maggior parte dei casi parliamo di un minorenne, più altri benefit che servirebbero appunto a convincere la famiglia a far spostare il ragazzo nel club in questione. Bisogna correre ai ripari, e subito: "Io credo che la Procura Federale debba iniziarsi ad interessare a questo fenomeno che sta colpendo il settore giovanile laziale - continua Stazi - Abbiamo ufficialmente toccando il fondo. Se fossi un genitore non accetterei mai un simile compromesso. Non voglio fare l'innocente o l’angioletto, però un conto è non pagare un kit, un altro è proporre dei soldi ai ragazzi. Noi e molte altre società siamo sconcertate". Abbiamo chiesto maggiori dettagli al dirigente gialloblu, ma non ha potuto dire di più: "Non posso fare nomi in questa sede, ma credo sia di facile intuizione. Ce ne sono un paio, ma soprattutto una in particolare, che sta cominciando a muoversi in questo modo solo per vincere. Questo però non è il compito di un club di settore giovanile. Comprare giocatori? Lasciamolo fare alle professioniste".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni