Cerca
l'intervista
13 Giugno 2018
Giovanni Valente ©Lori
Il Calciomercato 2.0 ormai è al centro di un vero e proprio dibattito. Fabrizio Stazi ha posto l'attenzione su una nuova problematica: “Rimborsi ai giocatori”. Secondo il dirigente dell'Urbetevere c'è un nuovo modus operandi da parte di una o due società dilettantistiche del Lazio le quali, di fatto “offrono un compenso economico ai calciatori”. Non ai genitori, badate bene, bensì direttamente ai minori. Giovanni Valente, patron del Certosa, interviene e dice la sua: “Questa è una brutta pratica che conosciamo molto bene. C'è un grande problema però: noi possiamo soltanto denunciarlo a mezzo stampa”. L'ostacolo sostanzialmente è uno: “Non ci sono prove – continua Giovanni Valente - Non posso andare in Federazione senza che il papà e la mamma del ragazzo attestino che questa pratica sia realmente avvenuta. Senza di loro perderei soltanto del tempo”. La palla dunque passerebbe ai genitori: “Nessuno vuole parlare. D'altronde se c'è l'offerta è perché esiste la domanda. Credo che la denuncia di questi fatti attraverso la stampa sia molto importante. Serve a far capire a quei genitori che non vogliono accettare queste pratiche scorrette che noi siamo qui e che li sosterremo in qualsiasi momento ed in qualsiasi sede”, conclude Valente.
Noi neanche a dirlo siamo qui a disposizione di chiunque volesse denunciare questo tipo di comportamento.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni