Calciomercato 2.0, Cianci: "Soldi ai ragazzi punta dell'iceberg..."

Passano i giorni, ma il dibattito Calciomercato 2.0 continua a ritagliarsi uno spazio importante. La denuncia partita da Fabrizio Stazi, secondo cui ci sarebbero società nel Lazio che pagherebbero un vero e proprio rimborso ai ragazzi, ha scatenato tante reazioni tra gli addetti ai lavori. Anche Davide Cianci, direttore sportivo della Pro Calcio Tor Sapienza, ha voluto dire la sua: “Oggi sta uscendo fuori qualcosa che in realtà tutti conoscono. Io credo che accettare un rimborso voglia dire, vendere il proprio figlio. Ovviamente il concetto è estremizzato, ma rende l'idea". Cianci ha le idee molto chiare ed è sulla scia di Paolo Armeni, dell'Albalonga: “Le società che ti danno un rimborso presto o tardi si rifaranno nel momento in cui i genitori chiederanno di liberare il ragazzo. Per questo faccio un appello ai genitori: diffidate da questo comportamento che non fa altro che danneggiare vostro figlio”. Il dirigente della Pro Calcio Tor Sapienza continua: “Poi ho visto anche direttori che lucrano sui kit, sui ritiri, per cui bisognerebbe anche evitare di fare finto perbenismo. Il rimborso ai ragazzi è solo la punta dell'iceberg”. Davide Cianci infatti ne ha viste davvero di tutti i colori: “Si scende spesso a compromessi, si corrompe, si fanno false promesse ai ragazzi di un professionismo che in realtà non arriverà mai. Qui è anche una questione morale. E' giusto denunciare, ma permettetemi di dire che non credo a certi sceneggiatori... Tutti noi direttori dovremmo farci un esame di coscienza”. Infine l'appello: “Non possiamo fare tutto da soli – conclude Cianci – Sicuramente Federazione e Procura Federale devono approfondire questa situazione attraverso delle indagini. Altrimenti questo rimarrà soltanto uno dei tanti temi dell'estate. Senza un intervento a settembre sarà tutto uguale...