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l'inchiesta
21 Giugno 2018
Massimo Testa Foto Lori
E' un fiume in piena, incontenibile, a tratti straripante. Massimo Testa interviene sulla nostra inchiesta del Calciomercato 2.0 e lo fa entrando a gamba testa, senza troppi peli sulla lingua, come suo solito: “Stazi parla di rimborsi? E' un maestro in questo, il capostipite è proprio lui. A me non interessa, non do niente ai giocatori. Lui ha inventato questa cosa, contagiando tutti, e ora gli sta ricadendo addosso. Forse hanno finito i soldi da spendere, non so. Non vedo un giocatore loro in Serie A neanche con il lanternino...”. Il presidente del Tor di Quinto è piuttosto critico nei confronti del direttore generale dell'Urbetevere: “E' come il cane che si morde la coda. Non fa i nomi? Certo, il nome è il suo! E' stato lui a inventarlo questo modo di agire”. Massimo Testa continua: “La Federazione è solerte quando si parla del Tor di Quinto, con la storia dei tesserini, degli allenatori, degli squalificati quindi chiamassero lei in questi casi, non la Digos. Non ci vuole niente a scoprire chi agisce così! La cosa strana però è questa: la tromba che parla è la tromba che suona”. Il numero uno rossoblù è convinto che il “rimborso” non sia un problema: “Non è un discorso di concorrenza. E' un discorso di competenza. Io senza pagare nessuno vinco, gli altri non so...”. Molti direttori sportivi hanno chiesto l'intervento degli organi federali: “Sono quelli che non vincono mai a chiedere l'intervento della Federazione - conlcude Testa - Sono sempre i soliti. Hanno squadre ridicole, non riescono mai a mettersi in linea, non propongono mai gruppi buoni. E vengono pure a rompere?”.
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