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l'inchiesta

Calciomercato 2.0, Placido: "Finti procuratori il vero male"

Le parole del direttore sportivo del Campus Eur sull'inchiesta che ha coinvolto il settore giovanile laziale

22 Giugno 2018

Daniele Placido, Campus Eur

Daniele Placido, Campus Eur

Daniele Placido, Campus Eur

Anche lui fa parte della “nuova leva” dei direttori sportivi che sta crescendo nel panorama del settore giovanile. Daniele Placido, neo direttore sportivo del Campus Eur, ha seguito con grande attenzione l’evolversi della nostra inchiesta sul Calciomercato 2.0: “Credo sia una questione piuttosto spinosa – dichiara il dirigente di Lungotevere Dante – Quello che sta venendo alla luce evidenzia la grande esasperazione che circonda il mondo del settore giovanile. Dobbiamo senza dubbio farci tutti quanti un esame di coscienza perché siamo tutti colpevoli. Penso che anche ai vertici venga fatto troppo poco”. Un responsabile secondo Placido c’è: “Il risultato finale. C’è questa follia del raggiungimento della vittoria ad ogni costo che incide negativamente sul movimento. Andrebbe rivoluzionato tutto…”. Non solo il successo sul campo però: “Nel settore giovanile stanno iniziando a sorgere figure molto ambigue – continua Daniele Placido – Ma voglio dire una cosa importante ai genitori: un vero procuratore non chiede i soldi fino al primo contratto da professionista del ragazzo. La Federazione deve fare qualcosa, mettere un freno, queste figure non possono esistere”. Denunciare o non denunciare? “Io penso che è giusto denunciare – conclude il ds del Campus Eur - Poi è chiaro, senza prove non si possono fare i nomi, il sistema d’altronde lo conosciamo. Però dibattere su questo argomento fa sì che se ne parli. Magari servirà come leva per far muovere qualcosa…”.

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