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l'inchiesta
27 Giugno 2018
Fabrizio Ciotti ©Lori
Continua il nostro viaggio nelle realtà della nostra regione per sviscerare il fenomeno del “Calciomercato 2.0”, l'inchiesta che sta coinvolgendo le squadre del settore giovanile. Stavolta a prender parola è Fabrizio Ciotti, responsabile del settore giovanile del Trastevere, che dice la sua riguardo questo problema: “Effettivamente nell'ambiente si sente parlare di questo fenomeno di ragazzi verrebbero 'convinti' con benefits di varia natura per scegliere una società anziché un'altra. Finchè però non verranno fuori le prove concrete resterà solo una 'leggenda urbana'. Di sicuro se fosse vero sarebbe una grossa sconfitta per il calcio giovanile”. Fabrizio Ciotti continua: “Regole? Ben vengano. Bisogna farle però senza possibilità che vengano aggirate. Questo deve essere un punto fermo”. I motivi per cui si ricorre a questo gioco scorretto del Calciomercato 2.0 “può essere riconducibile senza dubbio a questa rincorsa all'Elite – dichiara il responsabile del Trastevere – Ormai i settori giovanili sono condizionati dalla 'categoria'. Senza Elite pare che non si possa più fare calcio. E quando invece si ha l'esasperazione aumenta perchè si deve vincere o difendere la categoria a tutti i costi. Al punto che molti trascurano l'obiettivo principale ovvero la crescita dei ragazzi. Questo è il vero problema”.
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