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l'inchiesta
27 Giugno 2018
Giulio D'Alessio ©Montefiascone Calcio
Nuova puntata della nostra inchiesta. Abbiamo ascoltato in queste settimane tanti dirigenti di società romane. Stavolta, però, la scelta è ricaduta sulla provincia di Roma e ci siamo spostati a Viterbo per capire se anche fuori dalla capitale esiste effettivamente il “Calciomercato 2.0”. Parola dunque a Giulio D'Alessio, ex Pianoscarano, Montefiascone ed ora ds alla Fulgur Tuscania: “Ho girato tante società, ma francamente non mi sono mai trovato in situazioni del genere, nel viterbese queste cose non accadono – commenta D'Alessio – Probabilmente credo dipenda dal numero di club, a Roma molto elevato, che aumenta notevolmente il livello di 'competitività'. Personalmente qui si opera in un modo molto chiaro: parliamo con i genitori, gli illustriamo il progetto e poi insieme al ragazzo decidono cosa fare”. Per quanto riguarda la quota da pagare D'Alessio ha le idee chiare: “Per noi è fondamentale che i ragazzi paghino la quota, non possiamo permetterci strappi alla regola. In provincia facciamo un altro tipo di calcio, dove queste entrate per una società sono fondamentali. Se esiste questo problema a Roma non lo so, bisognerebbe portare delle prove a supporto delle 'denunce' fatte in queste settimane. Se così fosse bisognerebbe intervenire subito...”
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