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l'intervista

Marano e il suo Massimina: "Ripartiamo, per il quartiere"

Il neo presidente dello storico club romano racconta cosa lo abbia spinto a farsi avanti e quale sarà la filosofia che animerà l’ambiente biancorosso d’ora in poi

19 Luglio 2018

Massimina, il nuovo presidente Marano ©GazReg

Massimina, il nuovo presidente Marano ©GazReg

Massimina, il nuovo presidente Marano ©GazReg

Il Massimina riparte. Lo fa spinto dalla passione e dal legame con il territorio dei suoi nuovi attori principali. Uno su tutti Michele Marano, neo presidente dello storico club romano, il quale racconta cosa lo abbia spinto ad intervenire e quale sarà la filosofia che animerà l’ambiente biancorosso d’ora in poi. “Il progetto che portava avanti l’ormai ex presidente Nicastro, da me comunque affiancato durante l’ultima stagione, mi ha coinvolto pienamente. Mi faccio avanti con piacere, per il quartiere”. Ecco, il quartiere: proprio il legame con il territorio, ha spinto Marano ad agire in prima persona. “Abito in zona, mio figlio gioca qua: la realtà dell’FC Massimina mi è sempre piaciuta perché, personalmente, vedo una possibile simbiosi molto forte tra società e quartiere, anche se ultimamente nei fatti non è stato così. Per me è una sfida, voglio riavvicinare club e rione: è un fattore fondamentale”. Un obiettivo chiaro, semplice e controcorrente rispetto alla tendenza dell'ultimo periodo: "Ferisce vedere ragazzi che si spostano da una squadra all'altra, che lasciano il proprio quartiere. In tal senso sto vedendo un grande lavoro da parte del dg Mezzatesta e del ds Spaccatini nell'allestimento delle squadre. Voglio uno staff tecnico che garantisca ai ragazzi sport sano e divertimento ed ai genitori di trovare un ambiente disciplinato e corretto - spiega il numero 1 del club di Casal Lumbroso - Il nostro desiderio è creare una certa filosofia della società: ci stiamo lavorando, non è semplice ma neanche difficile. Servono regole chiare, far ritornare principi di un tempo: una volta c'era il calcio in piazza, vogliamo intendere la nostra realtà come uno spazio per la comunità, un ritrovo per bambini per stare bene. Questa area è Alcuni bambini del Massimina in campo ©Facebookpopolosa e ci stiamo adoperando per riavvicinare al nostro club i ragazzi della zona". Dal desiderio ai fatti il passo è breve, visti anche i miglioramenti già apportati al centro sportivo: "La società sta facendo sacrifici e investimenti - non solo strutturali ma anche in termini di risorse - per garantire sicurezza e dare un'idea di cambiamento, per creare un ambiente nuovo e sano che duri nel tempo. In 2/3 anni speriamo di riportare l'FC Massimina ai livelli di una volta: ci crediamo - continua il presidente - Lo faccio per passione e, ripeto, per il quartiere: voglio lasciare qualcosa di concreto, ce la metteremo tutta. La crescita dei ragazzi per noi è importante, ci tengo che le cose vengano fatte bene, in un certo modo: si parla di minori e vogliamo mettere tutto a disposizione delle famiglie. Da tre anni faccio una sposorizzazione con la mia azienda, inizialmente non volevo essere coinvolto nella dirigenza e invece ora lo sono, affiancato da persone giuste e ho piena fiducia nel loro operato. Questo è il mio modo di vedere le cose, per farci divertire, far star bene i ragazzi e creare qualcosa di concreto per il quartiere". Perchè, infine, anche l'aspetto sociale è di primaria importanza: "Vogliamo fare del sociale e abbiamo stipulato un accordo con l'Associazione 'Mio fratello è figlio unico', mettendo a disposizione dei ragazzi disabili il campo, per dare loro un supporto e regalargli un sorriso - conclude Michele Marano - Il San Gabriele è un impianto legato alla parrocchia e noi daremo un aiuto concreto: non vogliamo snaturarci, bensì fare le cose per beneficio della comunità".

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